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lunedì 11 febbraio 2008

Morti bianche, bollettino di guerra


Visita http://www.laresistenza.it/, sito ufficiale de LA RESISTENZA, band elettrofolk altosalentina di Enrico Cervellera ed Angelo Milone.


È un bollettino di guerra, quello delle morti bianche.


Dall'inizio dell'anno ad ora (10-2-2008)

per lavoro, ci sono:


119 morti

119714 infortuni

2992 invalidi

MORTI/FERITI SUL LAVORO DI FEBBRAIO (ma vale per ogni..mese)


11 febbraio SALEMI (TRAPANI) - Un operaio, Giovanni Gandolfo, 50 anni, sposato e padre di due figli, è morto in un incidente sul lavoro rimanendo schiacciato dal muletto che stava guidando e che si è ribaltato. Per estrarre il corpo senza vita dell'operaio sono intervenuti i vigili del fuoco.


10 febbraio TORINO - Un operaio di 24 anni, V.D. di Bari, ma residente a Modena, è morto questa mattina in un incidente sul lavoro avvenuto a None, nel torinese. L' uomo stava montando una telecamera per la videosorveglianza sul tetto di un capannone in lamiera, quando è precipitato a terra morendo sul colpo. Al momento dell'incidente c'erano altre persone che però non hanno potuto fare nulla per aiutare il giovane operaio. Secondo quanto appreso, le indagini le stanno effettuando i carabinieri, l'appalto per i lavori di messa in sicurezza del luogo sono a carico della Ceva.Logistics, specializzata in manutenzione e sistemazione di cavi elettrici.


9 febbraio SPILINGA (VIBO VALENTIA) - Un uomo, Gennaro Arena, di 55 anni, è morto dopo essere stato travolto dal trattore condotto dal figlio. La vittima, secondo quanto riferito, è rimasta schiacciata da una delle ruote del pesante mezzo mentre era al lavoro in un terreno agricolo di sua proprietà. In base a quanto è stato possibile ricostruire, il trattore in movimento si sarebbe inclinato costringendo Arena a salire sulla parte posteriore del mezzo. Il figlio, udite le grida del padre, ha subito innestato la marcia ma per l'agricoltore non c'è stato nulla da fare.


ROMA - Un operaio romano di 65 anni è morto schiacciato da un escavatore che stava manovrando. L'incidente è avvenuto questo pomeriggio alle 14 in un cantiere edile in via degli Estensi, nel quartiere Bravetta, a Roma. Sono ancora in corso le operazioni di recupero del corpo dell'operaio morto schiacciato da una escavatrice in un cantiere nel quartiere Bravetta a Roma. Lo riferiscono fonti del 118. Un'operatrice sanitaria è stata imbragata con una fune dai vigili del fuoco, per scendere nel fossato (profondo circa tre metri) e analizzare le condizioni del corpo del 65enne prima che ne venga recuperato il cadavere. Il 118, inoltre, riferisce che nel cantiere, dove è accaduta la tragedia, è giunta una parente dell'uomo che dopo aver appreso della morte dell'operaio è stata colta da malore e viene ora assistita dai sanitari.


8 febbraio SAN SALVO (CHIETI) - Incidente mortale sul lavoro all'interno dell'area industriale di Piana Sant'Angelo di San Salvo. Un autotrasportatore di 50 anni, Antonio Argentieri, residente a Furci (Chieti), è morto finendo sotto le ruote del rimorchio che stava tentando di agganciare alla motrice. All'incidente - avvenuto nel piazzale della «Sabatini Autotrasporti Srl» - hanno assistito altri autotrasportatori che hanno tentato di prestare subito soccorso al collega. L'Argentieri, sposato e padre di due figli, è stato trasferito presso l'ospedale S.Pio di Vasto dove, però, è giunto cadavere.


ROMA - Un operaio polacco di 34 anni è morto stamani in seguito ad un incidente sul lavoro avvenuto in una fabbrica di lavorazione di marmi in via Giorgio Almirante a Pomezia, comune vicino Roma. Secondo le prime informazioni, l'operaio è stato schiacciato da una lastra di marmo. Inutili i tentativi degli operatori del 118 subito intervenuti per soccorrere lo straniero. A quanto si è appreso l'operaio era regolarmente assunto.

7 febbraio AVELLINO - Si chiama Raffaele Maffei l'operaio che nella tarda mattinata ha perso la vita su un cantiere edile a Pratola Serra, in provincia di Avellino. L'operaio, 44 anni, originario di Solfora (Avellino) è rimasto folgorato da una scarica elettrica mentre stava lavorando alla costruzione del solaio di una abitazione privata. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri, che sono giunti sul posto pochi minuti dopo l'incidente avvenuto intorno alle 12.30, la tragedia si è verificata a causa di una manovra errata della betoniera che con il lungo braccio di gomma da cui viene pompato il cemento, ha toccato i fili dell'alta tensione. Maffei, che aveva il compito di orientare la fuoriuscita del cemento, è stato investito da una scarica di venti mila volts ed è deceduto all'istante nonostante i tentativi di rianimarlo da parte dei compagni di lavoro. Raffaele Maffei è la sesta vittima, negli ultimi dodici mesi, che perde la vita su un cantiere edile in Irpinia.


SAN MARTINO DI LUPARI (PADOVA) - È un operaio romeno, Vasile Danc, la vittima dell'incidente avvenuto all'interno della segheria, a San Martino di Lupari. L'uomo, che oggi compiva 46 anni, è stato ferito mortalmente alla testa da un pezzo di legno mentre stava lavorando ad una macchina utensile. Il colpo gli ha causato lo sfondamento delle ossa del volto. Le cause esatte dell'incidente mortale sono al vaglio dei tecnici dello Spisal. L'operaio romeno, padre di tre bambini, abitava a Castello di Godego (Treviso).


6 febbraio VITERBO - Sono quattro le persone estratte al momento morte dalle macerie del deposito di fuochi di artificio esploso alle 11 a Castiglione in Teverina, nel viterbese, secondo quanto si apprende dal 118. Un altro uomo è stato trasportato in gravissime condizioni all'ospedale di Orvieto. Ai soccorritori ha riferito che nel deposito c'erano altri quattro suoi colleghi.


TORINO - Un camionista di 52 anni, Pietro Russo, di Torino, è morto oggi pomeriggio in un incidente sul lavoro accaduto in località San Michele, a Carignano (Torino), nella zona delle Cave Germaire. Era impegnato nel trasbordo di terra dal suo mezzo ad un bacino d'acqua artificiale quando, per cause non ancora accertate, il camion è finito nell'acqua, finendo a circa 20 metri di profondità, e l'uomo è annegato. A dare l'allarme sono stati alcuni colleghi di lavoro. Dopo avere fatto l'ultimo carico di terra intorno alle 11.30, l'uomo, che era sposato ed aveva un figlio di 16 anni, non ha più fatto ritorno e poco dopo le 13, non vedendolo arrivare, è scattato l'allarme e sono cominciate le ricerche nella zona. Il cadavere è stato trovato galleggiante nel lago. In base alle norme, l'uomo avrebbe dovuto fermare il camion a circa un metro e mezzo dalla sponda e poi spingere con un braccio meccanico la terra nell'acqua. Non è escluso che per fare più in fretta possa avere azionato il ribaltamento del cassone a poca distanza dall'acqua e, a causa dello smottamento del terreno, il veicolo sia finito in acqua. Tutte supposizioni a cui le indagini e le perizie dei consulenti dovranno dare risposte.


MILANO - Un operaio romeno di 41 anni è rimasto ferito, oggi pomeriggio, a Milano, dalla caduta di un oggetto in ferro. L'uomo si trova in prognosi riservata all' ospedale Humanitas, in osservazione. Secondo quanto riferito dalla polizia l'uomo, che sarebbe in regola con il soggiorno, stava lavorando alla ristrutturazione di una casa Aler, in via Costantino Baroni, quando, intorno alle 15.30, per la rottura di un cavo, un pezzo di ferro è caduto da un'altezza di circa 7 metri e lo ha colpito al capo.


5 febbraio FERRARA - un operaio di 54 anni, Giuseppe Bonati, di Stienta (Rovigo), è morto all'ospedale Sant'Anna per le ferite provocate da un incidente avvenuto nell'azienda Carpenteria Cmg. L'operaio stava lavorando a un muletto sollevatore, con il motore in funzione, quando il mezzo è partito e lo ha travolto.


TORINO - L'operaio Antonio Lizzo, di 42 anni, è stato dimesso dall'ospedale Martini dove è stato medicato per ustioni guaribili in cinque giorni. Accompagnato dai carabinieri è tornato nella sede della ditta Abrate, a Collegno per una ricostruzione dell'accaduto. A Collegno sono anche giunti la moglie del responsabile di stabilimento, Michele Monteleone, la figlia (che ha 10 anni e non sette come detto in precedenza) e il cognato Antonello Silanus. «I medici ci hanno detto che ci sono buone speranze che si salvi - ha affermato quest'ultimo - è fasciato, intubato e tenuto in coma farmacologico. Lavorava in questa azienda dal 1987. La cosa più difficile è spiegarlo alla figlia che era rimasta molto colpita dalla disgrazia accaduta in dicembre nell'acciaieria ThyssenKrupp». All'esterno dell'azienda c'era anche Luca Degani, che ha lavorato alla Abrate per 8 anni fino al 2004: «Quando c' ero io - ha detto - i turni di lavoro erano tre e c' erano una ventina di dipendenti. Poi il personale è stato ridotto ed è stato tolto il turno notturno. Per cui i forni vengono caricati alle 22 e scaricati alle 6». «Mi stupisco che non siano entrati in funzione i sistemi di sicurezza - ha proseguito - ce n' era uno con azoto per spegnere eventuali fiamme ed un altro sonoro».


GENOVA - Sulla A10 tra Arenzano e il bivio per la A26 verso Genova intorno alle ore 23 di ieri sera, al km 19, un operaio della ditta Seven Service, primaria impresa italiana specializzata negli interventi in galleria, è stato investito da un'auto mentre segnalava la presenza di un cantiere. Sul posto sono intervenuti prontamente i soccorsi sanitari, la Polizia Stradale ed il personale di Autostrade per l'Italia ma purtroppo non c'è stato nulla da fare.


ROMA - Silvana Zonetti, del Tiburtino, a settant’anni suonati, doveva ancora andare a lavorare. La pensione da cinquecento euro al mese non le sarebbe mai bastata: doveva continuare a fare la domestica, per tirare avanti. Per questo, e anche per l’imprudenza di un camionista, ieri mattina ha perduto la vita. La donna, che abitava in via Galeazzo, è stata investita da un autotreno all’incrocio tra via Filippo Fiorentini e via Zincone nella zona di Casal Bruciato ed è morta sul colpo.


2 febbraio POTENZA - A Viggiano, in provincia di Potenza, ha perso la vita Adriano Angelone, un operaio del luogo, morto in serata in seguito alle ferite subite mentre lavorava nell'azienda Vibac: secondo quanto si è appreso, l'uomo è stato schiacciato da un rullo. Soccorso dal personale del 118, è stato trasportato nell'ospedale di Villa d'Agri (Potenza) ma per lui non c'è stato nulla da fare. Alla Vibac - azienda dove si produce materiale plastico - lavorano circa 200 persone. Il segretario regionale della Femca-Cisl, Gerardo Casaletto, ha annunciato che «domani nella fabbrica si svolgeranno assemblee con i lavoratori e con i rappresentanti anche delle altre sigle sindacali».


REGGIANO - L'operaio romeno, 45 anni, Stelica Maftei, è morto mentre lavorava questa mattina in un capannone dell'azienda 'Padana Tubì a San Giacomo di Guastalla, nel Reggiano. L'incidente è avvenuto verso le 8.15 mentre l'operaio lavorava assieme ad un connazionale, regolarmente imbracato, su una piattaforma ad un'altezza di circa otto metri. I due, dipendenti di un'azienda di Finale, stavano installando impianti termoidraulici quando, per cause al vaglio dei carabinieri, la piattaforma è stata colpita da un carro-gru manovrato a terra da un altro operaio. Mentre il collega della vittima, di 48 anni, probabilmente agganciato con l'imbracatura ad un'altra struttura, è rimasto sospeso in aria, Maftei, agganciato invece alla stessa piattaforma a sua volta crollata a terra, si è sfracellato al suolo morendo sul colpo.


1 febbraio NOVAFELTRIA (PESARO URBINO) - Un uomo di 65 anni, Marino Mordenti, è morto oggi nelle Marche, a Novafeltria, in un incidente sul lavoro. L'uomo - socio della ditta 'Demò - sostava a piedi in un piazzale dov'era al lavoro un muletto. Il mezzo stava movimentando dei carichi quando all'improvviso si è ribaltato, investendo Mordenti, che è rimasto schiacciato sotto il carrello elevatore. A nulla sono valsi i soccorsi; il personale del 118 una volta giunto sul posto ha potuto soltanto constatare il decesso.


Fonti: Sito articolo 21, blog per le morti sul lavoro... perchè una concausa importante di questo dramma è la "spersonalizzazione" delle vittime.Mentre le loro storie ci raccontano invece di gente ..come "noi".


1 commento:

Anonimo ha detto...

Mio papà era un operaio. Poi è morto. L'inchiesta ha detto che è stato per sua incompetenza, ma io lo so che lui era il numero uno. Grazie Enrico per questi post, almeno c'è qualcuno che ne parla.

Apture

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