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sabato 26 aprile 2008

Napolitano: Resistenza non di parte



Onore a chi ha avuto il coraggio di sacrificare la propria vita per la nostra libertà.

Onore ad una data memorabile per chiunque creda nel patriottismo italiano.

Sono d'accordo con Napolitano: il 25 aprile appartiene a tutta la nazione, senza distinzione di colore o di credo politico.

Buon 25 Aprile a tutti i resistenti!


Fonte: ANSA
GENOVA, 25 APR - La Resistenza fu anche guerra civile, ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, celebrando il 25 aprile a Genova. 'La Resistenza - ha aggiunto il capo dello Stato fu una straordinaria prova di riscatto civile e patriottico degli italiani. Bisogna trasmetterne la memoria nella sua interezza e percio' essa non puo' appartenere solo a una parte della nazione'.

martedì 22 aprile 2008

Di un delitto (grave) e di una pena (vergognosa) ...

Fonte: http://www.corriere.it/

WASHINGTON - L'acqua che scende dall'alto è limpida. Un fiotto compatto. Inesorabile. Entra nella gola, stimola la faringe e il prigioniero ha la netta sensazione di annegare. A questo punto, non gli resta che implorare pietà. «Il terrore di morire - spiegano gli esperti - porta quasi immediatamente a chiedere che il trattamento abbia termine». Si chiama «waterboarding» (o annegamento simulato) ed è una delle tecniche più dure utilizzate negli interrogatori contro i presunti terroristi di Al Qaeda. Adesso, «quello che la Cia non vuol far vedere», è sul web: un video choc realizzato da Amnesty International che racconta in pochi secondi quello che accade in certe prigioni americane.
- Nei giorni scorsi George W. Bush ha ammesso di essere a conoscenza dell'utilizzo di queste pratiche. «Lo abbiamo fatto per proteggere il popolo americano» ha spiegato il presidente Usa. Ma le sue affermazioni hanno provocato una serie di reazioni e di polemiche. Tra queste, la dura presa di posizione di Amnesty. Per sensibilizzare l'opinione pubblica, e soprattutto l'amministrazione Usa, l'organizzazione internazionale ha pubblicato su Internet una serie di video nell'ambito della campagna «Unsubscribe-me» contro le violazioni dei diritti umani nella «guerra al terrore». L'ultimo è quello sul «waterboarding». «La minaccia del terrorismo è reale - si legge sul sito Internet dell'iniziativa - ma calpestare i diritti umani e abbandonare i nostri valori non è la risposta giusta».
- Malcom Nance, che a lungo ha insegnato agli uomini della sicurezza americana a resistere agli interrogatori in cui veniva usato il «waterboarding», chiede la fine immediata di questa pratica. «Mi vergogno per il fatto che il presidente Bush abbia autorizzato il suo uso e abbia così gettato nel fango la reputazione degli Stati Uniti», ha dichiarato. Il presidente statunitense è stato molto criticato anche per aver respinto una proposta parlamentare finalizzata a mettere fuori legge questo tipo di interrogatorio. «Il nostro film mostra ciò che la Cia non vuol far vedere - spiega Kate Allen, direttrice di Amnesty International in Gran Bretagna - vale a dire la disgustosa realtà degli annegamenti simulati».

***

Quando, qualche tempo fa, scrissi su questo blog della vergogna di Bolzaneto durante il G8 di Genova, usai l'espressione "metodi di interrogatorio mutuati da Guantanamo". Ora non so se il video degli attivisti di Amnesty International sia stato effettivamente girato lì (perchè mi sono rifiutata di vederlo), ma parlando di sprezzo umano, prima ancora che guridico, della persona, era certamente questo che intendevo.
La mia riflessione, però, oggi, si spinge molto al di là del caso concreto: ha una visione più angolata, un respiro più ampio. Perchè io, fortunatamente, posso, ancora, respirare: nessuno, ancora, mi ha stesa su un lettino ad ingoiare acqua nel tentativo di indurmi a confessare. E per me respirare significa pensare senza il laccio della politica ad imbrigliarmi la mente, senza il condizionamento emotivo (assolutamente legittimo, ma pessimo consigliere quando si tratta di questioni internazionali così complicate) di un aereo che si infila in una torre e la rende fuoco e macerie.
Ebbene, quello che mi domando, da studiosa della legge e amante del diritto, da cittadina, da donna libera che crede che prima dello Stato vengano i cittadini (quanti danni, eh, che compie la Costituzione, in chi ne ha fatto una norma di vita...), quello che mi domando, dicevo, è quale sia, e dove si collochi, il discrimine tra la tutela della persona da un lato e la salvaguardia della sicurezza nazionale e dell'ordine pubblico dall'altro. Certo, l'interesse superiore della nazione, la vilta di un'arma, il terrorismo, che, per definizione, non consente uno scontro paritario, ma obbliga a cercare altri mezzi di indagine e di lotta, hanno, negli ultimi tempi, indotto persino i più scatenati garantisti a rivedere sensibilmente le loro posizioni. E sicuramente, in questa corrente di "revisionismo penitenziario" (neologismo di nuovo conio personale, prendetelo con le dovute cautele!) rientro, mio malgrado, anche io.
Ma tutto questo può valere a giustificare ed avallare simili oscenità?
O non esiste, piuttosto, una sorta di porto franco, per la dignità umana, nel quale essa goda di una guarentigia inviolabile persino nei confronti del più efferato delitto contro la personalità dello Stato?
Esistono risposte che non possono darsi o che non vogliono cercarsi, per il timore che non siano ideali come le si è immaginate a diciotto anni e studiate sulle sudate carte universitarie. Ma è doveroso continuare a domandarsi sempre: resistere è denunciare.

Marina

P.S. : Il fatto che il post non abbia foto non è un caso, ma una precisa scelta consapevole: alcuni scandali devono essere documentati per essere credibili. Questo, purtroppo, non ne ha bisogno.
E' il mio modo di protestare: se riuscite, se volete, rispettatelo.

P. P. S. : Un bacio a tutti, resistenti: è bello tornare a trovarvi.

Earth Day, muoviamoci!




Fonte: ANSA


ROMA - Scatta in tutto il mondo la Giornata della Terra edizione 2008. Da New York a Tokyo, da San Francisco a Caracas, da Mosca a Barcellona, passando anche per Roma, il Pianeta conoscerà 24 ore di mobilitazione internazionale per fermare i cambiamenti climatici e restituire alla Terra i suoi polmoni verdi. E lo farà in tanti modi diversi con quasi 4mila eventi già in rubrica sparsi in 174 paesi.
A tenere le fila della manifestazione in tutto il mondo sarà l'Earth Day Network, la rete fondata quasi 40 anni fa da Gaylord Nelson, senatore democratico del Wisconsin e organizzatore della prima grande manifestazione per la Terra, che risale al 22 aprile 1970. Questa edizione della Giornata avrà come leit motiv una mobilitazione telefonica: "The Call for Climate". Gli organizzatori invitano i visitatori del sito e i partecipanti agli eventi Earth Day a telefonare ai propri governanti e parlamentari, per spronarli a "mettere in atto leggi rigorose e giuste sui cambiamenti climatici". Per l'Italia è riportato il numero di telefono della Camera dei Deputati (06-67601).
Nei soli Stati Uniti d'America l'obiettivo degli attivisti dell'Earth Day è quello di generare un milione di telefonate al Congresso. A Roma, in piazza del Campidoglio, è previsto per le 20 un concerto "a impatto zero" con Vinicio Capossela, Sud Sound System e Cesaria Evora tra i principali protagonisti. Impegnato per l'Earth Day anche Lorenzo "Jovanotti", che è intervenuto dalla prima pagina del quotidiano La Repubblica, invitando tutti a fare qualcosa per "rispettare l'ambiente nei piccoli gesti quotidiani". Il cantautore toscano sarà inoltre in tv alle 20.40 su Sky Cinema Mania con un'intervista dedicata ai temi dell'ambiente che sarà introdotta dalle note di "Aria non sei più tu", brano ecologista scritto dallo stesso Jovanotti e interpretato da Adriano Celentano.
Sempre in Italia, per l'occasione, Wwf e Greenpeace hanno lanciato uno spot prodotto da Mediaset, dal titolo "Concentra l'energia in gesti intelligenti", in onda a partire fino a sabato 26 aprile. Lo spot mostra come, attraverso semplici abitudini quotidiane, si possa ridurre il consumo globale delle risorse, mettendo in particolare rilievo i piccoli gesti domestici che possono fare la differenza: spegnere la luce quando si esce da una stanza; non lasciare rubinetti aperti; preferire la doccia al bagno per risparmiare fino a 100 litri d'acqua; non bollire l'acqua più del necessario; non lasciare elettrodomestici in stand-by; preferire lavaggi a pieno carico.
Anche la politica discute di Earth Day: Ermete Realacci del Pd afferma che "la battaglia contro i mutamenti climatici deve rimanere una priorità per il nostro Paese" e invita a "non disperdere il lavoro fatto", mentre Benedetto Della Vedova del Pdl ritiene prioritario "smontare i teoremi ideologici della sinistra" contro "l'innovazione scientifica, il progresso tecnologico e la modernizzazione produttiva". In linea generale l'Sos Terra va dal clima alla biodiversità. Ecco le tappe dell'emergenza secondo quanto è stato tracciato nell'ultimo rapporto del panel intergovernativo dell'Onu sui cambiamenti climatici (Ipcc), l'istituto che ha ricevuto il Premio Nobel:
- TEMPERATURE: il riscaldamento del clima terrestre globale è inequivocabile, come comprovato da varie osservazioni. Gli esperti parlano di una previsione di aumento della temperatura globale tra 1,8 e 4 gradi che, però, potrebbe raggiungere anche i 6,4 gradi entro il presente secolo; - IMPATTI CLIMA: ondate migratorie di milioni di persone che soffriranno sete e fame, estinzione del 30% delle specie animali e vegetali, riduzione di circa il 70% dei grandi ghiacciai, con un aumento del rischio di mortalità legato al caldo mentre epidemie come la malaria si estenderanno anche a zone non tropicali. - MISURE: i prossimi 20-30 anni saranno cruciali per il Pianeta, che dovrà ridurre a partire dal 2015 le emissioni di gas serra per contenere l'aumento di temperatura intorno a 2-2,4 gradi.

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