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sabato 15 settembre 2007

Zapping a go-go

Pochi giorni e l'autunno si riprenderà la scena ufficialmente. Sembra passato un secolo dall'ultimo bagno, eppure, scorrendo il calendario, m'accorgo ch'è passata poco più di una settimana. Il freddo c'ha sbattuto fuori dalle spiagge, d'un tratto, senza chiedere permesso o domandarsi se magari avessimo ancora voglia di tuffarci fra le onde. Riprende la battaglia politica, con un'ancora più accentuata autoreferenzialità rispetto al giugno scorso. Fanno la guerra fra loro, i politici, additandosi come bugiardi, se non peggio... Una parte dice che le tasse saranno meno, l'altra ribatte che è il solito "specchietto per le allodole", un teatrino da avanspettacolo che mi rende più incerto per il futuro. Il loro. Frattanto i RIS continuano a ripetere esami irripetibili, mentre una bella ragazza sta sottoterra da più di un mese e un assassino/a/i è/sono ancora a passeggio, libero/a/i di vedere l'ennesimo servizio di Studio Aperto sul "Giallo di Garlasco". Il Tg5 prova a rinnovarsi, con un Mimun intento a mettere in atto tutte quelle trovate giornalistiche che in Rai non aveva ancora messo in opera. Stai lì che fissi la Buonamici e...tac...un giornalista d'assalto mi si presenta come un programma nel programma, con un'inchiesta dell'ultimo minuto (un pò alla Minoli prima maniera, a dire il vero) e mi parla di misteri italiani incredibili. "Cultura moderna" sta per chiudere, peccato, dove ascolterò più la risata gutturale della simpatica Juliana?! Scherzi a parte, anzi no, quello è un altro programma.
Enrico Cervellera, ca16

giovedì 13 settembre 2007

I contrAPPUNTI su ResiBlog

Cari amici resistenti e lettori casuali di questo blog.
C'era una volta sul sito de LA RESISTENZA una pagina chiamata "contrAPPUNTI", una raccolta di mie idee su fatti della vita d'ogni giorno. Da stantotte la rubrica si sposta qui su ResiBlog, sì da permettere a tutti di commentare ciò che scrivo. Buona lettura!

Ancora un NO per il rigassificatore



Da il Gazzettino di Brindisi del 13.09.2007
Rigassificatore:Il Tar di Lecce chiude la strada alla via Postuma
Gli sviluppi della vicenda sulla questione del rigassificatore a Brindisi continuano a dare ragione a quanto sostenuto dalle nostre associazioni. Con nota del 6 agosto 2007 il Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato alla Regione Puglia e al Ministero dell'Ambiente che in data 18 luglio 2007 la Commissione UE, avendo riscontrato il difetto di VIA e la mancata consultazione delle popolazioni interessate, ha deliberato un parere motivato sulla procedura d'infrazione relativa al rigassificatore in corso di realizzazione a cura della Brindisi LNG, assegnando allo Stato italiano due mesi di tempo, a partire dal 20 luglio, per "adottare misure conformative al parere stesso".
Con la citata nota il Ministero dello Sviluppo Economico ha fatto presente di aver predisposto uno schema di decreto di temporanea sospensione dell'autorizzazione alla costruzione del rigassificatore per evitare che la prosecuzione dei lavori possa alterare le condizioni ambientali col rischio di pregiudicare eventuali azioni future "di mitigazione degli impatti" esponendo lo Stato italiano a sanzioni in sede comunitaria. Con delibera del 6 settembre 2007 la Giunta regionale ha deliberato di condividere le conclusioni della Commissione Europea e di "confermare che la Regione Puglia ritiene che la realizzazione di terminali di rigassificazione nel proprio territorio sia inderogabilmente soggetta all'espletamento della procedura di VIA". Ma la Giunta è andata oltre queste condivisibili ed ovvie decisioni ed ha espresso "parere favorevole all'attivazione di una procedura di VIA postuma" subordinandola ad alcune condizioni fra le quali la richiesta della LNG di avviare tale procedura, la rinuncia da parte della stessa ad ogni contenzioso pendente e futuro e la sospensione dell'autorizzazione ministeriale. Dobbiamo al riguardo ribadire che non ci convince la nota del Ministero dello Sviluppo Economico del 6.8.2007 nella parte in cui parla di eventuale "mitigazione degli impatti", un'espressione che può evocare inammissibili convalide ed il "contentino" delle solite prescrizioni cautelative. La Commissione UE aveva invero chiesto alla Stato italiano "misure conformative al parere" espresso lasciando ovviamente allo Stato medesimo la facoltà di scegliere gli strumenti rivolti a realizzare tale adeguamento. E non vi è dubbio che lo strumento giusto risulta essere quello dell'annullamento dell'autorizzazione in sede di autotutela. Un tale annullamento infatti, anche a voler trascurare le tante altre pur rilevanti considerazioni, è stato deliberato all'unanimità dalla Conferenza dei Servizi del 28 maggio 2007, che lo stesso Ministero aveva definito "decisoria": una decisione quindi incontestabilmente documentata dalla quale non è possibile in alcun modo prescindere. Quanto poi alla citata deliberazione della Giunta regionale, dobbiamo rilevare una forzatura ulteriore (dopo quella appena citata del Ministero dello Sviluppo) e cioè il tentativo di fare apparire il parere in favore di una VIA postuma come scaturente dal parere della Commissione UE - che si dice di "condividere" nelle motivazioni e conclusioni - parere che, come abbiamo già osservato, parla solo di misure conformative senza fare alcun accenno ad una VIA postuma. L'eventuale opzione per una VIA postuma trova allora la ferma opposizione delle nostre associazioni. Una opposizione che trova fondamento negli allarmanti sviluppi dell'inchiesta penale in corso che hanno disegnato uno sconcertante scenario di macchinazioni, loschi affari ed abusi: fatti cioè che hanno certamente deviato la volontà della Pubblica Amministrazione inducendola a concedere a suo tempo il provvedimento autorizzativo. Un provvedimento illegittimo non solo per le ormai scontate violazioni di legge (difetto di VIA e mancata consultazioni delle popolazioni) ma anche e soprattutto per un vistoso eccesso di potere. Ma la nostra opposizione ad una VIA postuma trova ulteriore giustificazione nella lettura della sentenza del TAR di Lecce pubblicata il 13 agosto 2007. Una pronuncia che mette una pietra tombale su ipotesi di VIA postuma dal momento che annulla il verbale della Conferenza dei Servizi decisoria del 20 giugno 2005 che aveva, tra l'altro, restituito agli usi legittimi l'area a mare di Capobianco compresa nel "sito inquinato di interesse nazionale di Brindisi", su cui la LNG ha successivamente eseguito i lavori di colmata. Quell'area oggi non è più "restituita agli usi legittimi" ed è conseguentemente sottratta all'utilizzo per la costruzione del rigassificatore. La Giunta della Regione Puglia non era probabilmente a conoscenza della citata sentenza del TAR di Lecce al momento della delibera del 6 settembre scorso, nella quale infatti non risulta in alcun modo menzionata. Esprimiamo perciò l'auspicio che la Giunta della Regione Puglia voglia ritornare sulla sua decisione alla luce soprattutto di quanto deciso dal Tribunale Amministrativo Regionale. Ed un recentissimo comunicato emesso dall'Assessore regionale all'Ambiente Losappio, il quale si è pronunciato senza mezzi termini per l'annullamento immediato, ci fa ritenere che il nostro auspicio ha già trovato piena rispondenza.

mercoledì 12 settembre 2007

Nasce la DC

Leggete questo articolo e commentate.

L'ex assessore Piro lascia il Patto e fonda la Democrazia cristiana

L'ex "super" assessore agli Spettacoli, Sport e Turismo del Comune di Mesagne, Maurizio Piro, nella legislatura del sindaco Sconosciuto, lascia la lista civica "Patto per Mesagne" e fonda la Democrazia Cristiana. Va via sbattendo la porta e lasciandosi dietro uno strascico di polemiche con gli ex compagni di colazione. La decisione è stata presa dopo settimane di attenta riflessione. Con lui si spostano diverse espressioni della lista civica fondata nel 2002 dallo stesso Piro.
L'ex assessore "iperattivo", bocciato nelle ultime consultazioni elettorali, ha inviato una nota di dimissione al "Patto per Mesagne" in cui, tra l'altro, si legge: "Una decisione sofferta per chi come me ha dato la vita nel 2002 alla lista civica a sostegno dell'amico Mario Sconosciuto candidato sindaco per il centrosinistra. Un ruolo politico e amministrativo quello svolto dal movimento, prezioso e impegnativo e che, secondo me, ha contribuito a migliorare la vita sociale ed economica del paese. Anche le amministrative 2007 hanno consegnato al movimento, grazie agli elettori, un risultato migliorato del 2 per cento rispetto le precedenti e con 10 candidati in meno. Ritengo, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale, conclusa ed esaurita questa esperienza alla luce anche delle continue evoluzioni a cui la politica è chiamata a dare risposte. Evoluzioni che mi spingono a guardare il mio personale impegno da un'altra angolazione, ma portatore dei valori e ideali che da sempre hanno caratterizzato il mio impegno politico". Fin qui la nota di dimissioni scritta da Piro che lascia chiuso ogni possibilità di ripensamento. "Nel progetto della Democrazia cristiana, dietro lo scudo crociato, intendiamo convogliare quelle forze moderate che hanno bisogno di sentire intorno a loro i valori cristiani" spiega Maurizio Piro il quale aggiunge: "In questo momento siamo equidistanti da entrambi gli schieramenti politici anche se la nostra naturale collocazione non è certo a sinistra". Pensate di scendere in campo con un proprio candidato sindaco? "Ancora non lo sappiamo. Certo non escludiamo tale possibilità ma non è questo ciò che oggi ci interessa. In questi giorni stiamo aggregando diversa gente, anche uomini politici e giovani professionisti, per dare a Mesagne un vero partito di centro. Non inquinato da altre espressioni". Piro, quindi, spiega: "Non si può continuare a vantare meriti storici, ma bisogna farsi carico di dare risposte concrete ai nuovi bisogni che vengono dalla società. Vogliamo discutere sulla realtà che evolve rapidamente e che non aspetta i nostri indugi. Per i disoccupati, i giovani e meno giovani, i precari ma anche per le famiglie monoreddito, pensionati e persone sole. Per tutte le professioni marginali. Oggi arrivare alla fine del mese è una impresa ardua". L'ex iperassessore conclude: "Per i giovani le difficoltà non sono solo economiche. Rimanere anni senza la prima occupazione è cosa che incide sulle coscienze e causa quelle crisi morali le cui conseguenze sono sempre gravi e talvolta possono essere drammatiche. Oggi sentiamo il peso di una eredità difficile e di una fase storica irta di difficoltà ma nello stesso tempo entusiasmante".


Per gentile concessione de "Il gazzettino di Brindisi". Clicca qui per vedere l'articolo

Primo giorno di scuola!




Oggi, 12 settembre, riaprono le scuole. Raccontate le vostre impressioni: professori, personale non insegnante, presidi, mamme e quant altro...

11 settembre, 6 anni dopo


Chi non ricorda quella diretta? Sembrava un film e invece... Cosa è cambiato nel mondo sei anni dopo?

Resistere oggi. Perché?


Il motto de LA RESISTENZA, "io resisto se tu resisti", è un invito a non abbattersi, a lottare per un futuro diverso. Solo utopia o un mondo migliore è possibile?

martedì 11 settembre 2007

V-day, cosa ne pensate?


Una grande mobilitazione popolare sancisce la vittoria del V-Day. O no? Dite la vostra...

Apture

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