ResiChannel, web tv ufficiale de La Resistenza

giovedì 9 dicembre 2010

LR | 01.12.2010, Elaborazioni in corso



Salve resistenti,

sono nel ResiSTUDIO a scrivere mentre la notte s'avanza.

E' una notte calda, che non sembra di essere al primo di dicembre.

E' bianco, dicembre, nell'immaginario collettivo.

Non è così per questo dicembre,

fatto di umidità e di resistenza.

Mi sto arrovellando la testa col manuale della nuova tastiera.

Non che la cosa non mi piaccia,

tutt'altro, solo che si vorrebbe avere 10 mani e 100 occhi

e 100 braccia e 100 ore.

Tutte in un giorno, tutte in un secondo.

Esprimo la mia solidarietà agli amici sui tetti,

a coloro che protestano, agli ultimi,

agli unici.

Unici siete tutti voi.

Tutti gli eroi,

come vi chiama Caparezza (cfr. "Sono un eroe"),

che ogni giorno aprono gli occhi sul mondo

e dicono"Io resisto".

Resista chi può,

ciascuno dal suo scranno, dal suo piedistallo,

dal suo pulpito, insomma, da dove vi pare.

Da dove può.

Teniamo acceso il cervello, la Rete.

Resistere, resistere, resistere.

Enrico Cervellera,

IRSTR

martedì 12 ottobre 2010

LR | 12.10.2010, Applausi... di gente intorno a me

Vecchia scena, vecchi attori. Solito finale.

11 settembre 2001, una data indelebile. La rappresaglia degli USA non si fa attendere, prima in Iraq (con la storia delle armi di distruzione di massa), poi in Afghanistan. Il 7 ottobre dello stesso anno inizia una guerra che ancora oggi non vede fine. Gli americani pensavano (forse?) ad una guerra lampo, ma la realtà è stata differente. A distanza di 9 anni, il fallimento dei piani americani è sotto gli occhi di tutti. I Talebani sono usciti rafforzati e il consenso dell’ opinione pubblica, del quale i cronisti riferivano, è venuto meno. Ma ancora non si vuole prendere atto della realtà e si afferma di voler portare la democrazia in uno Stato che ormai non c’è più…

E poi c’è l’ Italia. Un’Italia che non ha il coraggio di staccarsi dagli Stati Uniti e di avere un’ autonoma linea di politica estera. Gli ultimi governi, di qualsiasi colore politico, hanno servito la minestra della missione di pace e della democrazia da esportazione. Discutono ogni giorno di tutto, specie delle "regole d'ingaggio", segno che qualcosa di diverso dalla pace, si verifica ogni giorno, ad ogni check point.

Oggi i caduti italiani sono 34, vittime di una pace che è presente solo nei vocabolari dei maggiori Capi di Stato. Trentaquattro ragazzi, molti del Sud, che sono andati a rischiare la loro vita perché avevano una famiglia da sfamare a casa, costretti, diremmo.

Ma si sa, quando c’è una guerra di mezzo, a pagare il conto, sono gli onesti. Noi conosciamo un’altra Pace. Una pace che deve essere tutelata proprio dalla politica, una pace che è garantita dal fondamento del nostro Stato, la Costituzione più bella del mondo e da quell’art. 11 che ripudia la guerra come strumento di offesa e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

Ai funerali dei quattro ragazzi alpini uccisi, un parente ha attaccato il Ministro La Russa: “Ora godetevi lo spettacolo”. Un orrendo spettacolo che non intende finire…

IRSTR,

Alessandro Denitto

* * * * *

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giovedì 19 agosto 2010

LR | 19.08.2010, Riordino to go



E' tempo di resistere,

lo dicono i giornali.

Anzi, i giornali non lo dicono,

dicono quello che gli pare.

E la realtà è travisata in mille parole uguali e diverse allo stesso tempo.

Intanto noi si resiste.

Giornata di lavoro, nel ResiSTUDIO.

Ho terminato la conversione di alcuni progetti relativi al nuovo album.

E stanotte diretta dal ResiSTUDIO.

Come fare per vederci?

Clicca su http://www.livestream.com/resichannel

è tutto gratis, tutto vivo.

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IRSTR,

Enrico Cervellera

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lunedì 10 maggio 2010

LR | 10.05.2010, King of congas?



Salve resistenti carissimi
e grazie molte per l'affetto col quale ci seguite.

Sono iniziate le registrazioni col nuovo percussionista de La Resistenza,

Tiberio Pati, e la cosa sembra funzioni per davvero.
Dovessi definirlo oggi, lo indicherei come "King of Congas",
ma è presto per dirlo...

Non perché non meriti questo appellativo,
ma perché son cosciente di quanto
varie siano le sue risorse musicali.

Spero di sentirlo presto al Tama, al Cajón,
magari anche alle castagnette.
Per ora abbiamo registrato le congas su
L'uomo della strada, e il pezzo ne ha guadagnato.

Personalmente ho resistito, ad oggi,
con la pioggia e con il vento,
con il freddo e con il caldo.

Non ho mollato.
E ora non sono più solo.
Oltre me, voi, Lorenzo, da oggi un nuovo resistente è con me.

Stay tuned,
La Resistenza is back.

Enrico Cervellera


http://laresistenza.jimdo.com/2010/05/10/lr-10-05-2010-king-of-congas/

mercoledì 5 maggio 2010

LR | 05.05.2010, Convergenza e l'orchestra di Giava



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Salve resistenti,
oggi (ieri, n.d.r.) ho provato alcuni nuovi pezzi con Tiberio Pati,
vecchia conoscenza de La Resistenza,
percussionista salentino.

Quando è arrivato e abbiamo aperto il cofano della sua brum-brum,
stupore gente...
il set-up del maestro lasciava presagire tutto di buono.
Così è stato,
grandi prove e discreto feeling.
I margini di miglioramento sono altissimi,
ma discreti i risultati raggiunti già oggi.

Bisogna resistere, si sa,
ma chi di noi non è nato per questo?

Arrivano email che riferiscono
di come il nostro IRSTR
sia entrato nel linguaggio di più di qualche ResiFAN.

Ci fa piacere,
ma non è questo che vogliamo.
Vogliamo solo fare musica,
musica originale,
musica che non t'aspetti.

Ci sono aspetti del progresso che apprezziamo,
altri condannabili,
cose di questa vita che fanno schifo
e altre da bere a piene mani.

La politica divide,
per la religione ci si uccide.
Solo la musica può unirci,
ancora oggi.
Una melodia suonerà sempre.

E allora resistere, resistere, resistere.

Enrico Cervellera

IRSTR

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sabato 3 aprile 2010

LR | 03.04.2010, Col petrolio e con la rabbia



Salve resistenti,
in silenzio e con la massima umiltà possibile stiamo lavorando al nuovo cd. Ogni giorno, arrivano a decine le vostre email nelle quali ci chiedete novità sull argomento. Bene amici, il lavoro procede alla massima velocità che la nostra condizione di autoproduzione impone. Stiamo resistendo, come ci piace dire. E lo facciamo a testa alta, giorno per giorno, noi e voi, voi che ogni giorno cliccate su un mi piace, gridate la vostra rabbia, per dirla con una parola...RESISTETE.

In questi giorni sto lavorando agli ultimi due pezzi che comporranno la tracklist del nuovo album. Entro domani a mezzanotte, sarà online un piccolo video dove vi parlerò personalmente degli ultimi sviluppi.

Frattanto vi ringranzio uno per uno, ResiFAN per ResiFAN. Resistere e tutto quello che ci resta.

IRSTR,
Enrico Cervellera

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domenica 17 gennaio 2010

BARI PALESE C.I.E. PROTESTA: LIBERTà per i reclusi di ROSARNO





















BARI PALESE PROTESTA DAVANTI AL C.I.E. 16 GENNAIO 2009
LIBERTà PER I RECLUSI DI ROSARNO







"GALERE E CPT NON NE VOGLIAMO PIù
COLPO SU COLPO LI BUTTEREMO GIù"

"TUTTI LIBERI TUTTI LIBERI"
Questi gli slogan dei manifestanti. Circa una cinquantina ieri sera dalle 16 alle 20 hanno presidiato l'entrata del C.I.E. di Bari Palese dove da qualche giorno sono reclusi gli immigrati di Rosarno, circa 700 divisi nei CIE di BARI e CROTONE . Presenti all'iniziativa l'area antirazzista, anarchica e i proletari comunisti,i cobas e lo slai cobas . I manifestanti hanno sfilato lungo le mura del LAGER con musica,trombe e fischietti gridando vari slogan e chiedendo la LIBERTà per tutti i reclusi. Presenti all'iniziativa alcuni ex reclusi del CPT di Bari che hanno denunciato le violenze e i soprusi subiti durante la loro permanenza.

























foto a cura di pugliantagonista.it
16 gennaio 2010






documento distribuito durante l'iniziativa






BREVE RICOSTRUZIONE SUL TRASFERIMENTO DI ALCUNI MIGRANTI DA ROSARNO A BARI
A partire da sabato 9 gennaio, in seguito ai fatti di Rosarno,oltre 1100 migranti vengono trasferiti dalla Calabria in altre città d'ITALIA dopo essersi ribellati alle violente aggressioni contro di loro,messe in atto da alcuni cittadini calabresi non ben identificati. Razzisti? ndrangheta? esaltati? che hanno pensato di spezzare la monotonia delle loro giornate dandosi a un nuovo sport la "caccia all'immigrato nero". I fatti di Rosarno rimbalzano su tutti i media in una tempesta di articoli, reportage e titoloni,si sono presto rivelati questione di interesse nazionale,oltre che nuovo motivo di bisticci nello scontro tra politici. Anche a Bari, l'arrivo di almeno 324 migranti,in questa baraonda di dati e dichiarazioni ufficiali,articoli di giornali,sparate a destra e a sinistra, ha svegliato i politici di turno accortisi dell'esistenza dei migranti e dei CIE. I migranti trasferiti a Bari vengono portati al C.A.R.A. di Palese con un massiccio dispiegamento di forze di polizia.Alle 23 di sabato giungono al centro 204 persone,alcune in pessime condizioni,e durante al notte arrivano altri 2 pullman mentre altre persone vengono trasferite in altri CIE (alcuni a CROTONE). Inizialmente non ci sono indicazioni dal ministero, se non la predisposizione per la prima accoglienza,questo fa temere già da subito espulsioni di massa. Nei giorni successivi,si legge dai giornali che il Prefetto ha tirato fuori dal cilindro le seguenti cifre: 324 migranti sarebbero sarebbero stati trasferiti da Rosarno. Sembra che ci sia poco spazio per riflettere sulla vita e sulla dignità delle persone. Per chiedersi ancora una volta che senso abbia per ogni individuo la libertà,quanto essa sia irrinunciabile,come si possa lottare contro la repressione,per riprendercela,questa libertà quando ci viene negata.Per riflettere sull'incubo della sicurezza e sulla ossessione legalitaria contro i "clandestini",su cosa significhi essere reclusi nei CIE ,su cosa veramente accade ogni giorno all'interno su quante e quali assurdità legali e burocratiche esistano durante la permanenza e dopo l'uscita. E tutto questo a prescindere che si venga da Rosarno o no..............................Riflettere su tutto questo ,ogni giorno,al di fuori dei CIE come di qualsiasi altra gabbia, è quello che preferiamo di gran lunga. Riflettere,informare ed agire,piuttosto che registrare rimasticare nell'ennesimo comunicato stampa le "cifre" di "ospiti" che come mandrie di bestiami sono stati identificati,fotosegnalati, rilasciati trasferiti, e nel peggiore dei casi riportati dei lager della democrazia per essere espulsi.

lunedì 4 gennaio 2010

LR | 04.01.2010, Scambia il tuo link con LR.it


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