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giovedì 4 settembre 2008

"Bruciamo la Capitale": già liberi gli ultrà napoletani



Fonte: http://www.crimeblog.it/

Perfettamente d'accordo... e tu?

“La Capitale, bruciamo la Capitale, la Capitaleee”. Per quanto il messaggio potrebbe anche essere condiviso da alcune parti dell’attuale governo, non è stato poi particolarmente condiviso dai giudici: sei degli ultrà napoletani fermati sono stati temporaneamente scarcerati, ma verranno processati.
Luigi Alberto Siccardi, Giovanni Corneli e Diego De Martino erano stati trovati in possesso, rispettivamente, di due bombe carta, di un martello e di un coltello. Giovanni Corsi è accusato di aver scippato un altro tifoso nei dintorni dello stadio, Nicola Cannone di aver violato un Daspo subito per bagarinaggio e Danilo Durevole di resistenza a pubblico ufficiale.
Ora: non ho una laurea in giurisprudenza, ma credo che il buonsenso avrebbe anche potuto farli restare in una cella, in attesa del dibattimento. C’è poco da aggiungere su tutto questo, più che altro si può far notare come anche altre partite, come il serale Juventus Fiorentina, si siano svolte senza scontri: ed erano presenti tifoserie che si odiavano allo stesso modo.

Come mai non è successo nulla?

Perchè si è voluto che non succedesse nulla.


Perchè non c’è stato un prefetto come quello di Napoli, che ha dichiarato “Ho controllato la situazione, tutti i tifosi avevano il biglietto, non avevano addosso neanche uno spillo”.

Uno spillo no, qualche spranga e qualche fumogeno, si.

Nè un Presidente come Aurelio De Laurentiis che nelle ore degli scontri e della follia ultrà spiegava serafico che “I tifosi vanno sempre difesi”.

Ohibò: e chi era sull’Intercity, chi lo difendeva?

Solidarietà al Presidio di Grottaglie



Ida ci segnala...

Dal blog del presidio.

Lunedì 1 settembre la polizia carica il sit-in pacifico organizzato dal Presidio contro la realizzazione del Terzo Lotto della discarica di rifiuti tossici.
Da anni i cittadini di Grottaglie portano avanti la lotta contro l’ampliamento della discarica. Da più di un anno presidiano la terra dove vorrebbero costruirla; un presidio di democrazia dal basso contro affarismi, imbrogli, devastazione ambientale, che ha conquistato l’appoggio della popolazione costruendo coscienza ed autodeterminazione.
Del terzo lotto della discarica non solo non ce n’è bisogno, ma sarebbe dannosa per tutta la popolazione, in una provincia, quella di Taranto, già pesantemente inquinata. Il presidio, insieme a tante altre realtà pugliesi combatte contro il modello inceneritorista e delle discariche sostenendo che un’altra strada si può percorrere, quella di Rifiuti Zero, e che la salute e il proprio territorio non possono essere messi in discussione.
Le cariche della polizia non fermeranno questa sacrosanta battaglia Il sit-in è sgomberato ma al presidio campeggia ancora la scritta "potranno tagliare tutti i fiori...ma non riusciranno mai a fermare la primavera!"
Basta inceneritori e discariche!Solidarietà al Presidio di Grottaglie!

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