ResiChannel, web tv ufficiale de La Resistenza

sabato 13 ottobre 2007

ONG: Costi guerre pari agli aiuti in Africa



da http://televideo.rai.it/

Guerre civili e conflitti sono costati all'Africa "circa 300 miliardi di dollari dal 1990 al 2005: l'equivalente degli aiuti internazionali del periodo" Sono i dati di uno studio condotto dalle Ong "Oxfam International","International Action Network on Small Arms" e "Safeworld". Si tratta di "uno dei più devastanti impatti del commercio internazionale di armi". "Quei soldi avrebbero potuto risolvere emergenze come l'Aids, fornire scuole e ospedali", spiega il documento.

Quali commenti aggiungere?
Ciò che mi viene in mente prima di tutto è che il genere umano nell'arco della sua storia in pace non ci è mai stato... Chi ci ha creati (Dio, Allah, il Demiurgo, Madre Natura, Il Caso,..., io protendo per il primo...) ha deciso che l'uomo non avesse le ali per volare... ma che avesse l'istinto e la predisposizione per il male e la guerra. Ma penso anche che se io e la mia generazione abbiamo avuto la fortuna di vivere in un luogo ed in un periodo storico pacifico è perchè due generazioni fa c'è che chi ha combattuto ed è morto per questo...

... e in altre parti del mondo si lotta proprio per raggiungere la stessa pace...

Se poi in queste parti del mondo si spendono milliardi di dollari per uccidere anzichè sfamare chi grida la propria povertà, ciò ha delle ragioni profonde di natura politica e culturale, e non è facile per nessuno riuscire a comprenderle...
Resistiamo come sempre... e pensiamo che abbiamo il dovere di continuare a guardare oltre il nostro orticello e contribuire ad aiutare i più poveri del mondo...

...finchè anche noi possiamo permettercerlo...

Se siete d'accordo:
«Finché ci sarà sulla terra una carestia rimediabile, o una prigione ingiusta, né tu né io avremo il diritto di tacere e di riposarci »

Raoul Follereau

venerdì 12 ottobre 2007

Bloo e Brindisinisimu per LA RESISTENZA



Come i più avranno avuto modo di leggere nelle news del sito ufficiale, LA RESISTENZA e il suo portale sono stati segnalati su Bloo.it e su BRINDIsiniSImu. Se il primo è una realtà storica del web, con oltre 20 directory e infiniti sottogruppi che catalogano quanto di meglio è presente in rete, il portale http://brindisinisimu.wordpress.com/ è un progetto recentissimo, curato da Morena Sgrò e Andrea Semeraro. Quest'ultimo dichiara: >. Una dichiarazione di intenti che suona come una sfida alle dinamiche mentali talora trite, ritrite e arretrate di parte dell'utenza web. Viste le premesse, un progetto da seguire assolutamente.

mercoledì 10 ottobre 2007

Santoro attaca Prodi




ROMA - Accusa il premier Romano Prodi di maleducazione, respinge l'etichetta di faziosità, si dice pronto ad ospitare la replica del ministro del Guardasigilli Clemente Mastella dopo Annozero sul caso De Magistris e annuncia che il programma chiuderà a fine ciclo. Un inarrestabile Michele Santoro parla oggi in commissione di Vigilanza mentre il cda lo invita a "tenere nella dovuta considerazione" le indicazioni del direttore generale Claudio Cappon, anche quelle finora disattese. "Non spetta al presidente del Consiglio né a un normale deputato esprimere giudizi sulla mia professionalità in senso delegittimante", sottolinea Santoro replicando alle critiche di Prodi, che nell'ultima puntata di Annozero non aveva riscontrato (in base ai resoconti letti) "nulla della serietà, della professionalità e dell'appropriatezza che dovrebbe avere una trasmissione sulla giustizia". E aggiunge: "Ritengo una grave forma di maleducazione polemizzare con trasmissioni che non si sono viste", perché si finisce con il "provocare una forma di delegittimazione". Santoro non ci sta neanche alle accuse di faziosità: "Se sono fazioso? Sì, ma per conto mio e del mio pubblico. Non per conto terzi". Lo dimostra il fatto che "in questo momento le polemiche ce le ho sul fronte del governo". E il senatore Francesco Storace gli regala una vignetta con Prodi che dice 'presto, chiamate Berlusconi e fatevi prestare le vecchie liste di proscrizione'. Quanto a Mastella, che ha minacciato di presentare una mozione di sfiducia contro il cda di Viale Mazzini, "se il giorno dopo Annozero mi avesse dato un'intervista, l'avrei messa in onda senza commenti", dice Santoro, ribadendo che il ministro ha declinato l'invito a partecipare al programma e stigmatizzando il "vittimismo" dell'Udeur: "Mastella sta dalla mattina alla sera a dire che fa cadere il governo, oggi sì e domani no. E' normale che sia un protagonista a tutto campo: non si può lamentare se i mass media lo seguono". Più in generale, ai commissari chiede di fare un passo indietro: "La Rai è quasi un prolungamento autoreferenziale di voi stessi. Avete nominato direttamente il nostro editore? Dategli la possibilità di svolgere il suo ruolo". In cda, però, prevale la linea 'morbida': piena condivisione delle iniziative del dg, cioé niente sanzioni né contestazioni formali a Santoro ma dialogo con il giornalista. Ma il consiglio si aspetta anche che Santoro tenga conto di tutte le indicazioni di Cappon, anche quelle che "non hanno avuto ancora positivo riscontro". Prima della puntata, il dg avrebbe raccomandato al conduttore soluzioni di moderazione e massima attenzione ai contenuti e alle possibilità di replica per la rubrica di Marco Travaglio, 'Arrivano i mostri'. "Travaglio non si tocca", ripete Santoro lasciando la Vigilanza, ma ammette che è necessario "trovare un giusto assetto formale alla sua rubrica. Lui deve poter dire tutto quello che vuole, il problema è se quello che dice consente il diritto di replica". Alla fine il presidente della Vigilanza, Mario Landolfi, è soddisfatto per i toni di "grande correttezza e reciproco rispetto" dell'audizione. E a chi - come i Ds Giuseppe Giulietti e Roberto Cuillo, Antonio Polito (Dl, che non ha partecipato all'audizione), Gianfranco Rotondi (Dc), ma anche Fnsi e Usigrai - protesta contro l'indagine conoscitiva sull'informazione Rai aperta oggi proprio con l'audizione di Santoro, Landolfi replica: "La Vigilanza non è la commissione McCarthy, non fa processi. Cerca solo di comprendere dove va l'approfondimento politico ai tempi dell'antipolitica". Intanto il cda - che riprenderà il 17 ottobre l'esame del piano industriale - ha approvato il bilancio semestrale, che indica un tendenziale miglioramento nei conti: al 30 giugno 2007 il risultato netto è stato positivo per 71 milioni di euro (con un miglioramento di 11,2 milioni rispetto allo stesso periodo del 2006) e la posizione finanziaria netta di Rai Spa è stata positiva per 365,5 milioni.

Le pietre preziose


E se vi piacciono le storielle, ve ne racconto una io.

Probabilmente banale, o forse da molti già conosciuta, ma mi è piaciuta la metafora.


Si intitola Le Pietre Preziose



Tempo fa, un uomo camminò sulla spiaggia in una notte di luna piena...

Pensò che se avesse avuto una macchina nuova sarebbe stato felice .

Se avesse avuto una grande casa sarebbe stato felice.

Se avesse avuto un lavoro eccellente sarebbe stato felice.

Se avesse avuto una donna perfetta sarebbe stato felice...
In quel momento inciampò in una borsa piena di pietre.

Cominciò a giocare con le pietre, gettandole nel mare, una per ogni volta che aveva pensato:
Se avessi...sarei felice...

Finchè rimase solo con una pietra nella borsa e decise di tenerla.

Quando arrivò a casa notò che quella pietra era un diamante molto prezioso .

Ripensò a quanti diamanti aveva gettato per gioco nel mare, senza accorgersi che erano pietre preziose.

Così fanno le persone...

Sognano quello che non hanno senza dare valore a quello che hanno vicino .

Se osservassero meglio, noterebbero quanto sono fortunati...

La felicità è molto più vicina di quello che si pensa...
Ogni pietra dovrebbe essere osservata meglio...

Ogni pietra potrebbe essere un diamante prezioso!
Ogni nostro giorno potrebbe essere un diamante prezioso e insostituibile...

Ognuno di noi può decidere se apprezzare ogni pietra o gettarla in mare...E tu, stai giocando con le pietre?

La morte non è la più grande perdita della vita.

La più grande perdita della vita è morire dentro mentre viviamo.

Vivi pienamente ogni giorno...

martedì 9 ottobre 2007

Chi ha paura dell'onestà?


Ho trovato questa storiella in rete e ve la giro.
Eccola per voi:
Un bambino domanda al padre: "Papà che cos'è la politica?"
Il padre risponde:
Io porto i soldi a casa, per cui sono il Capitalismo. Tua madre gestisce il denaro, quindi è il Governo. Il nonno controlla che tutto sia regolare, per cui è il Sindacato. La nostra cameriera è la Classe operaia. Noi tutti ci preoccupiamo solo che tu stia bene. Perciò tu sei il Popolo. E il tuo fratellino, che porta ancora i pannolini, è il Futuro.
Hai capito figlio mio?
Il piccolo ci pensa su e dice a suo padre che vuole dormirci sopra una notte. Nella notte il bambino viene svegliato dal fratellino che piange perchè ha sporcato il pannolino. Visto che non sa cosa fare, va nella camera dei suoi genitori. Lì c‘è sua madre che dorme profondamente e lui non riesce a svegliarla. Così va in camera della cameriera, dove trova suo padre che se la spassa con lei, mentre il nonno sbircia dalla finestra!!! Tutti sono così occupati che non si accorgono della presenza del bambino.
Perciò il piccolo decide di tornare a dormire.
Il mattino dopo il padre gli chiede se ora sa spiegargli in poche parole che cos‘è la politica.
"SI!" risponde il figlio...
Il capitalismo approfitta della classe operaia.
Il sindacato sta a guardare.
Nel frattempo il governo dorme.
Il popolo viene completamente ignorato.
E il futuro è nella m.e.r.d.a
QUESTA E' LA POLITICA...

lunedì 8 ottobre 2007

Monaci, firma anche tu




Ragazzi, ora possiamo fare qualcosa di concreto, scrivere al segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon. Uniamoci, resistiamo. Cliccate qui e inserite semplicemente nome e cognome e la vostra e-mail!


Across Burma, thousands of Buddhist monks have been marching in peaceful protest against the military dictatorship. The regime has responded with a violent crackdown against monks and other non-violent protestors. They have beaten and arrested hundreds of people, and reportedly killed at least 200 people.

domenica 7 ottobre 2007

In 200.000 per la pace





Sulle note di 'Give Peace a Chance' (dai una opportunita' alla pace) di Jhon Lennon ha preso il via poco dopo le 9 dai Giardini del Frontone di Perugia la XVIIedizione della marcia della Pace. Ad aprire il corteo un pulmino verde con dipinto il simbolo della pace e sul tetto bandiere arcobaleno e altoparlanti. Subito dietro lo striscione con lo slogan di quest'anno 'tutti i diritti umani per tutti', retto dagli ospiti internazionali che hanno partecipato ai lavori della assemblea dell'Onu dei popoli. I primi pullman ad arrivare hanno affollato le strade limitrofe alla piazza gia dalle 5 del mattino. All'avvio c'erano tra gli altri il ministro per la Famiglia Rosy Bindi, quello per le Pari Opportunita' Barbara Pollastirni, il ministro della Solidarieta' Paolo Ferrero e il segretario di Rifondazione Comunista Franco Giordano. "Il grande progetto di questa edizione della marcia" ha spiegato alla partenza Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace, e' di costruire un mondo non violento a partire dall'Italia. Per questo occorre cambiare la scala dei valori della politica e fare di tutto perche' la tutela dei diritti umani diventi diritto inalienabile di tutti.
Il ministro Bindi partecipa "per testimoniare un impegno politico deciso a recepire le richieste del Movimento pacifista italiano e internazionale". Il ministro ha tenuto subito a precisare che questo appuntamento "non e' il primo e non sara' l'ultimo". "Sono qua perche' ci sono sempre stata", ha spiegato, "ma quest'anno con un impegno particolare per l'altissimo valore del tema scelto quest'anno dagli organizzatori, ovvero il rispetto dei diritti umani". "Se ognuno vede rispettati i propri diritti", ha continuato la Bindi, "questi saranno rispettati ovunque". Quindi, dai diritti dei lavoratori cinesi a quelli dei colleghi europei, dal diritto alla liberta' di religione alla situazione in Birmania "Dove il regime reprime le manifestazioni pacifiche dei monaci", il ministro ha sottolineato "l'importanza di marciare sotto un unico slogan cosi' significativo proprio perche' contiene un grande messaggio politico".

Apture

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