Fonte: Ansa
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NAPOLI - La nuova stagione del quarto governo Berlusconi parte da Napoli e la parola d'ordine è fermezza: contro l'emergenza rifiuti, contro l'insicurezza degli italiani e contro il carovita. Arrivano in pullman i ministri del nuovo esecutivo per il primo Cdm in trasferta e danno il via libera a un pacchetto di misure corposo, che va dall'abolizione dell'Ici alla nomina di Guido Bertolaso a sottosegretario 'speciale' con il compito di ripulire la Campania, e l'Italia, dal dramma della 'monnezza'. Sì quindi a nuove discariche e linea dura per neutralizzare quanti pensassero di fare gli ennesimi blocchi: per loro arriva il carcere. Pugno di ferro (almeno mostrato) anche sul fronte degli irregolari con l'introduzione del reato di immigrazione clandestina, anche se soltanto nel ddl. Napoli rifiorerà, è la promessa e l'assicurazione a un tempo stesso del premier Silvio Berlusconi al termine della riunione. Il tempo è scaduto e quindi ora è il momento delle scelte "dolorose e difficili".
Ergo, archiviate le incertezze, e bloccati i "corporativismi", il governo punta su misure dure ma chiare per chiudere una volta per tutte un capitolo aperto da troppo tempo. Vivere liberi dalle montagne di spazzatura è un diritto, così come è un diritto "vivere liberi dalla paura", afferma il Cavaliere. Tenere il primo Consiglio dei ministri a Napoli ha un valore simbolico ma difficile immaginare che questo sarebbe bastato. Il rebus rifiuti, però, non è stato di facile soluzione e così molti dettagli del piano del Cavaliere sono stati svelati solo oggi.
La strategia d'attacco prevede la creazione di un sottosegretario ad hoc (Bertolaso), l'apertura di nuove discariche i cui siti sono stati pero 'secretati' per evitare blocchi (alcune indiscrezioni parlano comunque di sette siti per 10 milioni di tonnellate), la creazione di quattro termovalorizzatori, una task force di medici; ma la misura 'shock' è un'altra: i promotori di disordini antidiscariche d'ora in poi rischiano il carcere fino a cinque anni. Nessuna promessa miracolistica, dice Berlusconi, ma nonostante questo "ce la faremo". E il nuovo piano sembra piacere anche al Pd ("siamo pronti a fare la nostra parte", dice Ermete Realacci) e ai rappresentanti delle istituzioni locali. Il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino lo definisce "serio e articolato" e Antonio Bassolino parla di misure "positive". Sempre sulla scia dell'ordine, arriva il via libera del Consiglio dei ministri al dossier firmato dal Viminale sulla sicurezza.
Dopo molte polemiche, il ministro dell'Interno Roberto Maroni è riuscito a introdurre il reato di immigrazione clandestina. Certo è contenuto nel disegno di legge e non nel decreto e quindi il suo destino appare più incerto: "E' una norma fatta per accontentare la Lega - dice infatti il leader dell'Idv Antonio Di Pietro - sapendo che in Parlamento non potrà mai passare". Il titolare del Viminale assicura comunque di aver preparato tutte le misure nel "pieno rispetto delle norme europee" e quindi liquida come infondate le critiche che sono piovute addosso all'esecutivo in questi giorni. All'interno del governo non è certo il tempo dei distinguo, ma intanto anche dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, insieme alla soddisfazione, arriva un piccolo appunto sul capitolo 'badanti': "Sarei per attenuare gli effetti di questo provvedimento e già oggi mi sarei aspettato una proposta concreta del Viminale". Per ora però si guarda avanti: "'E' stato fatto un buon lavoro - conclude La Russa - anche se da completare". Il pacchetto (che sarà in vigore entro due mesi, assicura il presidente del Consiglio) prevede comunque anche molto altro: espulsioni più facili, nuovi poteri ai sindaci, pene più severe per chi guida in stato di ebbrezza, divieto di patteggiamento per i reati di mafia sono le novità più importanti. Sicurezza nelle città, ma anche sicurezza di arrivare a fine mese.
Le prime mosse del governo non potevano certo dimenticare la partita fiscale: confermate l'abolizione totale dell'Ici e l'avvio della sperimentazione per la detassazione degli straordinari. Una sorpresa però c'é anche qui ed è la norma che riguarda i mutui: grazie a un accordo con le banche, chi paga le rate di un mutuo, e ha uno stipendio fermo, potrà tornare ai tassi del 2006. Nel complesso, si tratta di provvedimenti "deludenti", commenta il ministro ombra del Pd Pierluigi Bersani, che contesta soprattutto la scelta di aver puntato sulla cancellazione della tassa sulla prima casa. Non saranno grandiose ma sono sicuramente"un sollievo", è la replica del ministro dell'Economia Giulio Tremonti; e poi qualcosa di cui andare orgogliosi c'é davvero: neanche un euro infatti sarà preso dalle tasche degli italiani, spiega il Tesoro. A essere tagliati saranno "i regali agli amici e agli amici degli amici e i capricci - dice Berlusconi - di spesa in cui, nell'ultimo decreto milleproroghe, la precedente amministrazione si è esercitata non poco".
DA CDM VIA A PACCHETTO, IN 2 MESI IN VIGORE
La stretta sulla sicurezza promessa dal centrodestra in campagna elettorale diventa un pacchetto di misure (un decreto legge, due disegni di legge e tre decreti legislativi) che entrerà in vigore nel giro di due mesi. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al termine del primo Consiglio dei ministri operativo del governo che ha approvato il provvedimento oggi a Napoli.
BERLUSCONI: DIRITTO ITALIANI A NON AVERE PAURA - "La sicurezza - ha detto Berlusconi - è un tema grave che riguarda tutti gli italiani: il diritto a non avere paura è un diritto primario che lo Stato deve garantire". Le norme approvate oggi, ha assicurato, "entreranno in vigore nel giro di due mesi e porteranno risultati molto positivi". Se il decreto legge diventa subito realtà, il ddl 'Disposizioni in materia di sicurezza pubblica' seguirà una corsia preferenziale in Parlamento con l'obiettivo di arrivare all'approvazione entro fine luglio.
MISURE DOPO DUE SETTIMANE DI INTENSI CONFRONTI - A dare l'impulso al pacchetto, in primo luogo, il ministro dell'Interno Roberto Maroni, che fin dal giorno del suo insediamento al Viminale si è dedicato a tempo pieno alla scrittura del provvedimento, attivando il suo ufficio legislativo ed incontrando gli altri ministri, l'opposizione, gli enti locali, le associazioni ed i sindacati. Da questi confronti, a volte aspri, il pacchetto ha preso forma perdendo pezzi (come il patteggiamento allargato sponsorizzato dalla Giustizia) e guadagnandone altri (la banca dati nazionale del dna).
MARONI: PACCHETTO IN LINEA CON NORME UE - Maroni respinge al mittente le critiche arrivate dall'estero in questi giorni. I provvedimenti, ha sottolineato, "modificano in senso restrittivo l'attuale legislazione, ma nel pieno rispetto delle normative comunitarie. Le accuse che ci sono state rivolte nei giorni scorsi sono quindi senza fondamento: nei confronti dei cittadini comunitari - ha aggiunto - c'é il rispetto pieno e totale delle norme europee, c'é soltanto una più puntuale applicazione riguardo alla sicurezza".
REATO CLANDESTINITA' IN DDL - Sul provvedimento bandiera, l'introduzione del reato di immigrazione clandestina, fortemente voluto da Maroni, ma osteggiato da Quirinale, opposizione ed anche all'Interno della stessa maggioranza, c'é stato alla fine un compromesso: è stato tolto dal decreto legge, ma recuperato nel ddl. Questo reato, ha riferito Maroni, "ha un forte valore di deterrenza e permetterà una procedura rapida con processo ed espulsione dopo la sentenza di condanna".
VERSO EMENDAMENTO 'SALVA-BADANTI' - Ma la linea dura contro i clandestini, per alcuni ministri (come Mara Carfagna), rischia però di colpire anche colf e badanti, fondamentali per tante famiglie italiane. Una apposita norma 'salva-badanti' non è stata inserita nel pacchetto, anche per l'opposizione del ministro dell'Interno, ma nell'ambito della programmazione dei flussi migratori ci sarà un occhio di riguardo per le domande per assistenza familiare a non autosufficienti nell'ambito delle 405 mila richieste per collaborazione arrivate nell'ultimo decreto flussi.
ANCHE MISURE ANTI-MAFIA - E il pacchetto non è monopolizzato dal contrasto all'immigrazione clandestina, come ha fatto notare il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Due degli otto provvedimenti antimafia approvati, ha indicato il Guardasigilli, entreranno in vigore il giorno dell'anniversario della morte di Giovanni Falcone. Questa decisione "é il più bel ricordo che il governo poteva fare per ricordare il magistrato ucciso dalla mafia.