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sabato 24 maggio 2008

In due sul divano


Riporto il bellissimo e terribile blog di Beppe.


Dal blog di Beppe Grillo.


Testa d’Asfalto e Topo Gigio, il nano e la sua ombra lunga. I due soggetti si sono messi d’accordo per esportare la legge elettorale porcata in Europa. Se in Italia non si può votare il proprio candidato e nessuno dice più nulla, perché non fare i maiali anche a Bruxelles? Se il cittadino non ha il diritto di scegliersi il rappresentante in patria può, a maggior ragione, perderlo anche in Europa. Il duo extraparlamentare delle meraviglie vuole anche inserire lo sbarramento per le elezioni politiche europee. Più alto sarà, meno partiti andranno a Bruxelles. Di conseguenza, più europarlamentari saranno targati PDL e PD-meno-elle. Carfagne e Finocchiare sotto vuoto spinto per tutti. Lo sbarramento è stato introdotto in Italia in nome della governabilità. In Europa non ha senso, lì esiste il principio di rappresentatività.Una foglia alla volta, una piuma alla volta, stanno togliendo ai cittadini la possibilità di partecipare alla vita pubblica. O loro, o i cittadini. Questo lo hanno capito molto bene. Le leggi popolari vengono ignorate. I referendum sbeffeggiati, da quello sull’abolizione del finanziamento pubblico a quello sul nucleare. L’esercito al posto del dialogo in Campania. Il segreto militare sulle discariche e sui depositi di scorie nucleari.Il divano di Palazzo Chigi è il nuovo Parlamento. Il luogo dove, quando Testa d’Asfalto chiama, Topo Gigio risponde sempre: “Cosa mi dici maiiiiiiiii..”. La nuova legge porcata europea si farà, lo vuole la politica del divano, ci si sdraia e si apre la fase della distensione.Gli europei vanno però informati che i nuovi europarlamentari non hanno nulla a che fare con noi. Non possiamo lasciarli all’oscuro. Ne va della nostra reputazione. Per questo, dopo le europee, se passerà la nuova legge, chiederò di essere invitato a Bruxelles per dissociarmi pubblicamente dagli eletti di Testa d’Asfalto e di Topo Gigio. Segretarie, riciclati, condannati, amanti, mogli e cotillons. Soldi nostri, seconde scelte loro.

giovedì 22 maggio 2008

Monnezza, in manette chi manifesta?


Fonte: Ansa

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NAPOLI - La nuova stagione del quarto governo Berlusconi parte da Napoli e la parola d'ordine è fermezza: contro l'emergenza rifiuti, contro l'insicurezza degli italiani e contro il carovita. Arrivano in pullman i ministri del nuovo esecutivo per il primo Cdm in trasferta e danno il via libera a un pacchetto di misure corposo, che va dall'abolizione dell'Ici alla nomina di Guido Bertolaso a sottosegretario 'speciale' con il compito di ripulire la Campania, e l'Italia, dal dramma della 'monnezza'. Sì quindi a nuove discariche e linea dura per neutralizzare quanti pensassero di fare gli ennesimi blocchi: per loro arriva il carcere. Pugno di ferro (almeno mostrato) anche sul fronte degli irregolari con l'introduzione del reato di immigrazione clandestina, anche se soltanto nel ddl. Napoli rifiorerà, è la promessa e l'assicurazione a un tempo stesso del premier Silvio Berlusconi al termine della riunione. Il tempo è scaduto e quindi ora è il momento delle scelte "dolorose e difficili".

Ergo, archiviate le incertezze, e bloccati i "corporativismi", il governo punta su misure dure ma chiare per chiudere una volta per tutte un capitolo aperto da troppo tempo. Vivere liberi dalle montagne di spazzatura è un diritto, così come è un diritto "vivere liberi dalla paura", afferma il Cavaliere. Tenere il primo Consiglio dei ministri a Napoli ha un valore simbolico ma difficile immaginare che questo sarebbe bastato. Il rebus rifiuti, però, non è stato di facile soluzione e così molti dettagli del piano del Cavaliere sono stati svelati solo oggi.

La strategia d'attacco prevede la creazione di un sottosegretario ad hoc (Bertolaso), l'apertura di nuove discariche i cui siti sono stati pero 'secretati' per evitare blocchi (alcune indiscrezioni parlano comunque di sette siti per 10 milioni di tonnellate), la creazione di quattro termovalorizzatori, una task force di medici; ma la misura 'shock' è un'altra: i promotori di disordini antidiscariche d'ora in poi rischiano il carcere fino a cinque anni. Nessuna promessa miracolistica, dice Berlusconi, ma nonostante questo "ce la faremo". E il nuovo piano sembra piacere anche al Pd ("siamo pronti a fare la nostra parte", dice Ermete Realacci) e ai rappresentanti delle istituzioni locali. Il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino lo definisce "serio e articolato" e Antonio Bassolino parla di misure "positive". Sempre sulla scia dell'ordine, arriva il via libera del Consiglio dei ministri al dossier firmato dal Viminale sulla sicurezza.

Dopo molte polemiche, il ministro dell'Interno Roberto Maroni è riuscito a introdurre il reato di immigrazione clandestina. Certo è contenuto nel disegno di legge e non nel decreto e quindi il suo destino appare più incerto: "E' una norma fatta per accontentare la Lega - dice infatti il leader dell'Idv Antonio Di Pietro - sapendo che in Parlamento non potrà mai passare". Il titolare del Viminale assicura comunque di aver preparato tutte le misure nel "pieno rispetto delle norme europee" e quindi liquida come infondate le critiche che sono piovute addosso all'esecutivo in questi giorni. All'interno del governo non è certo il tempo dei distinguo, ma intanto anche dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, insieme alla soddisfazione, arriva un piccolo appunto sul capitolo 'badanti': "Sarei per attenuare gli effetti di questo provvedimento e già oggi mi sarei aspettato una proposta concreta del Viminale". Per ora però si guarda avanti: "'E' stato fatto un buon lavoro - conclude La Russa - anche se da completare". Il pacchetto (che sarà in vigore entro due mesi, assicura il presidente del Consiglio) prevede comunque anche molto altro: espulsioni più facili, nuovi poteri ai sindaci, pene più severe per chi guida in stato di ebbrezza, divieto di patteggiamento per i reati di mafia sono le novità più importanti. Sicurezza nelle città, ma anche sicurezza di arrivare a fine mese.

Le prime mosse del governo non potevano certo dimenticare la partita fiscale: confermate l'abolizione totale dell'Ici e l'avvio della sperimentazione per la detassazione degli straordinari. Una sorpresa però c'é anche qui ed è la norma che riguarda i mutui: grazie a un accordo con le banche, chi paga le rate di un mutuo, e ha uno stipendio fermo, potrà tornare ai tassi del 2006. Nel complesso, si tratta di provvedimenti "deludenti", commenta il ministro ombra del Pd Pierluigi Bersani, che contesta soprattutto la scelta di aver puntato sulla cancellazione della tassa sulla prima casa. Non saranno grandiose ma sono sicuramente"un sollievo", è la replica del ministro dell'Economia Giulio Tremonti; e poi qualcosa di cui andare orgogliosi c'é davvero: neanche un euro infatti sarà preso dalle tasche degli italiani, spiega il Tesoro. A essere tagliati saranno "i regali agli amici e agli amici degli amici e i capricci - dice Berlusconi - di spesa in cui, nell'ultimo decreto milleproroghe, la precedente amministrazione si è esercitata non poco".



DA CDM VIA A PACCHETTO, IN 2 MESI IN VIGORE

La stretta sulla sicurezza promessa dal centrodestra in campagna elettorale diventa un pacchetto di misure (un decreto legge, due disegni di legge e tre decreti legislativi) che entrerà in vigore nel giro di due mesi. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al termine del primo Consiglio dei ministri operativo del governo che ha approvato il provvedimento oggi a Napoli.

BERLUSCONI: DIRITTO ITALIANI A NON AVERE PAURA - "La sicurezza - ha detto Berlusconi - è un tema grave che riguarda tutti gli italiani: il diritto a non avere paura è un diritto primario che lo Stato deve garantire". Le norme approvate oggi, ha assicurato, "entreranno in vigore nel giro di due mesi e porteranno risultati molto positivi". Se il decreto legge diventa subito realtà, il ddl 'Disposizioni in materia di sicurezza pubblica' seguirà una corsia preferenziale in Parlamento con l'obiettivo di arrivare all'approvazione entro fine luglio.

MISURE DOPO DUE SETTIMANE DI INTENSI CONFRONTI - A dare l'impulso al pacchetto, in primo luogo, il ministro dell'Interno Roberto Maroni, che fin dal giorno del suo insediamento al Viminale si è dedicato a tempo pieno alla scrittura del provvedimento, attivando il suo ufficio legislativo ed incontrando gli altri ministri, l'opposizione, gli enti locali, le associazioni ed i sindacati. Da questi confronti, a volte aspri, il pacchetto ha preso forma perdendo pezzi (come il patteggiamento allargato sponsorizzato dalla Giustizia) e guadagnandone altri (la banca dati nazionale del dna).

MARONI: PACCHETTO IN LINEA CON NORME UE - Maroni respinge al mittente le critiche arrivate dall'estero in questi giorni. I provvedimenti, ha sottolineato, "modificano in senso restrittivo l'attuale legislazione, ma nel pieno rispetto delle normative comunitarie. Le accuse che ci sono state rivolte nei giorni scorsi sono quindi senza fondamento: nei confronti dei cittadini comunitari - ha aggiunto - c'é il rispetto pieno e totale delle norme europee, c'é soltanto una più puntuale applicazione riguardo alla sicurezza".

REATO CLANDESTINITA' IN DDL - Sul provvedimento bandiera, l'introduzione del reato di immigrazione clandestina, fortemente voluto da Maroni, ma osteggiato da Quirinale, opposizione ed anche all'Interno della stessa maggioranza, c'é stato alla fine un compromesso: è stato tolto dal decreto legge, ma recuperato nel ddl. Questo reato, ha riferito Maroni, "ha un forte valore di deterrenza e permetterà una procedura rapida con processo ed espulsione dopo la sentenza di condanna".

VERSO EMENDAMENTO 'SALVA-BADANTI' - Ma la linea dura contro i clandestini, per alcuni ministri (come Mara Carfagna), rischia però di colpire anche colf e badanti, fondamentali per tante famiglie italiane. Una apposita norma 'salva-badanti' non è stata inserita nel pacchetto, anche per l'opposizione del ministro dell'Interno, ma nell'ambito della programmazione dei flussi migratori ci sarà un occhio di riguardo per le domande per assistenza familiare a non autosufficienti nell'ambito delle 405 mila richieste per collaborazione arrivate nell'ultimo decreto flussi.

ANCHE MISURE ANTI-MAFIA - E il pacchetto non è monopolizzato dal contrasto all'immigrazione clandestina, come ha fatto notare il ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Due degli otto provvedimenti antimafia approvati, ha indicato il Guardasigilli, entreranno in vigore il giorno dell'anniversario della morte di Giovanni Falcone. Questa decisione "é il più bel ricordo che il governo poteva fare per ricordare il magistrato ucciso dalla mafia.

lunedì 19 maggio 2008

LA RESISTENZA, live tonight


Stasera live de LA RESISTENZA alla Festa del Volontariato di Brindisi. Appuntamento in piazza Vittoria alle 22. Non mancare, io resisto se tu resisti.



"Dovrete cacciarmi"


Credendo sarà presto accontentata, ecco quanto riportato oggi sul sito dell'ANSA
Fonte: ANSA



"Niente inciuci, se volete cacciarmi dovete sfiduciarmi". Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, dice, in un'intervista a Repubblica, di essere stufa di strumentalizzazioni: "Farò di tutto, tranne il capro espiatorio". Il sindaco definisce i roghi e i blocchi alle discariche di immondizia a Napoli "azioni irresponsabili", segno di "assenza assoluta di senso civico", e punta il dito contro la camorra: "E' una potente spinta della malavita per destabilizzare la città". "Abbiamo subito avviato il dialogo l'altra sera a Palazzo Chigi e continuiamo a dialogare col governo, con Berlusconi e Gianni Letta. La loro collaborazione - conclude il sindaco partenopeo - è un'ancora di speranza".NUOVA NOTTE DI ROGHIE' una nuova notte di roghi di immondizia quella trascorsa a Napoli e in tutta la provincia. Ne sono stati spenti almeno una trentina.Intanto, fonti dei vigili del fuoco parlano di squadre esauste dopo turni di straordinario intensissimi nell'ultima settimana. Negli ultimi giorni a Napoli all'emergenza rifiuti si é aggiunta infatti anche l'emergenza rom con gli incendi appiccati ai campi nomadi di Ponticelli. In più i pompieri ieri sono stati anche aggrediti dai manifestanti che volevano impedire loro di spegnere gli incendi di immondizia.
IERINAPOLI - "Il culmine della crisi è stato superato. In pochi giorni la città sarà ripulita dai rifiuti". Così il prefetto di Napoli Alessandro Pansa esprime il suo ottimismo sull'evolversi della crisi dei rifiuti a Napoli, al termine della riunione del comitati straordinario sull'ordine pubblico e la sicurezza che si è svolto in Prefettura. E dalla quale sono usciti due provvedimenti: l'istituzione dei "medici sentinella" di un call center per informazioni ai cittadini. La città però ha vissuto un'altra giornata di emergenza: blocchi stradali sono stati attuati rovesciando immondizia in strada nella zona dei Colli Aminei e in quella di Porta Nolana, vicino alla stazione, mentre circa 150 manifestanti hanno bloccato nel pomeriggio per alcune ore i binari ferroviari nei pressi della stazione di San Giovanni-Barra. La situazione, dovrebbe però migliorare nettamente nei prossimi due-tre giorni. L'assessore alla nettezza urbana Gennaro Mola ha confermato infatti che da domani mattina ripartiranno le spedizioni di rifiuti via treno verso la Germania: "L'obiettivo che ci è stato chiesto durante la riunione in Prefettura è di mandare via treno oltre mille tonnellate al giorno, credo ci riusciremo". Intanto alcune zone della città sono state già pulite nel pomeriggio grazie agli interventi straordinari dell'Asia, l'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Napoli, che lavorerà senza sosta per tutta la notte. In prefettura si è fatto il punto anche sulla situazione sanitaria: il rappresentante del ministero della sanità ha escluso che ci siano rischi immediati per la salute dei cittadini ma ha annunciato che da martedì partirà un progetto di "medici sentinella - spiegano dalla Prefettura - per una sorveglianza sindromica e un monitoraggio costante delle varie patologie a rischio". Da mercoledì sarà invece attivo un call center specifico per fornire informazioni alla cittadinanza. Dal vertice è emersa anche la volontà di tenere molto alta la vigilanza delle forze dell'ordine per frenare gli eccessi di protesta da parte dei cittadini nei prossimi giorni. Una decisione dovuta anche all'annunciato arrivo di mercoledì del presidente del Consiglio Berlusconi che terrà a Napoli un Consiglio dei Ministri. Le tensione potrebbe infatti salire dopo l'annuncio arrivato dall'ex deputato del Prc Francesco Caruso di una manifestazione indetta per mercoledì dai comitati contro i rifiuti. Un annuncio a cui ha risposto il sindacato azzurro che annuncia un contro-corteo sempre per mercoledì. Continua intanto il superlavoro per i vigili del fuoco che nella notte hanno spento 84 roghi di immondizia: particolarmente grave quello appiccato probabilmente con una bottiglia incendiaria in via Medina, a due passi dalla Questura. Le fiamme sono divampate bruciando l'ingresso degli uffici dell'Inps proprio alle spalle dei cassonetti sepolti dai rifiuti. E a via Salvator Rosa, cuore della protesta dei cittadini, è stato impiccato ad una fermata dell'autobus un bambolotto, con il ventre tagliato. Macabra la scritta sulla tabella con la bambola attaccata: "Bassolino, Iervolino". Dietro incendi e blocchi non ci sarebbe comunque una regia occulta della criminalità organizzata, secondo quanto affermato da Franco Roberti, procuratore aggiunto della Repubblica di Napoli, coordinatore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli: "Sono spontanei, c'é un sacco di gente che ha maturato insofferenza e disagio profondissimi per la situazione nella quale viviamo tutti. Non ne può più. Reagisce". Donato Ceglie, pm a Santa Maria Capua Vetere, sostiene invece che "tutto quello che succede nella città di Napoli non è mai indifferente alla camorra", ed aggiunge che "c'é aria di sommossa e la camorra imprenditrice, in una situazione come questa, ci sguazza e si arricchisce ulteriormente". Chiede una forte collaborazione del governo, infine, il presidente della Regione Antonio Bassolino: "L'unica possibilità - ha detto - che abbiamo è legata alla collaborazione con il governo. Si deve far nascere un partito trasversale del sì, che finora è stato più debole del no".

domenica 18 maggio 2008

Beppe Grillo, appello a tutti


Giro un blog del nostro amico, Grillo.

Per saperne di più l'indirizzo è noto: http://www.beppegrillo.it/

Per resistere con noi, invece: http://www.laresistenza.it/


Un mondo a parte. I nostri dipendenti si stanno isolando dal Paese. Il loro alibi è la governabilità. Non ne hanno mai abbastanza di governabilità. E’ come una droga. Il massimo della governabilità coincide con il minimo della democrazia. Il controllo dell’informazione corrisponde al regime.Stanno spogliando la democrazia come un carciofo. Una foglia alla volta. Hanno eliminato la preferenza diretta. Hanno eliminato le differenze di programma: tra PD e PDL la differenza è la lettera elle. Hanno eliminato i piccoli partiti. Hanno eliminato l’opposizione. E stanno per eliminare il Parlamento.Fini, neo presidente della Camera, ha richiamato all’ordine Kriptonite Di Pietro che ricordava i trascorsi giudiziari e il conflitto di interessi di Testa d’Asfalto. “Onorevole Di Pietro, lei sa bene che è abbastanza naturale che ci siano delle interruzioni, poi dipende anche da ciò che si dice”. Voce dal fascio fuggita.Topo Gigio e Testa d’Asfalto si sono annusati. Si sono piaciuti. Si sono sposati. Le nozze sono state consumate ieri su un divano, in un amplesso politico lontano dagli occhi indiscreti del Paese. Dagli italiani che hanno votato il PD perché facesse opposizione in Parlamento e non inciuci.Le decisioni sul nostro futuro si prendono a porte chiuse. In Parlamento non si discuterà più, si ratificherà la volontà di due persone in un salotto a prendere il tè. I deputati e i senatori non si opporranno. Sono stati eletti dalle segreterie di partito, non dai cittadini. Sono solo impiegati ben pagati legati ai padroni.E’ la realizzazione della democrazia a porte chiuse. La nuova creazione politica del genio italico. Le emergenze per governare il Paese. I nomadi, i rifiuti, la sicurezza. Prima le creano e poi le usano per giustificare la loro presenza. Ma l’emergenza sono loro. Una emergenza democratica. Il cittadino non deve sapere, il Parlamento non deve parlare, le televisioni e giornali non devono informare. Aspettiamoci decisioni gravi per il bene, sempre per il bene, del Paese. Stanno preparando il terreno.

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