Fonte: Repubblica.it
GENOVA - Cade dalla coperta di una nave: muore un portuale della Culmv, Compagnia unica lavoratori merci varie. Fabrizio Cannonero, 39 anni di Prà, padre di un bambino di 4 anni, ha perso la vita questa notte dopo l'una nel porto di Genova. E' precipitato mentre stava lavorando attorno a un container poco prima che la gru scaricasse la merce dalla Mol Renaissance, battente bandiera liberiana, attraccata al terminal Sech di Calata Sanità. Forse l'operaio ha perso l'equilibrio e il parapetto lungo la fiancata della nave non l'ha trattenuto. E' caduto da un'altezza di venti metri finendo sulla banchina: è morto sul colpo.
Fermi tutti i porti. Immediata la reazione dei sindacati che hanno proclamato uno sciopero nazionale in tutti i porti secondo orari che le federazioni Cgil-Cisl e Uil decideranno localmente. Bloccato da stamane lo scalo genovese per 48 ore. Momenti di tensione all'ingresso della scalo quando qualche camionista ha tentato di forzare il blocco ma è stato dissuaso in maniera severa e ferma dai portuali. Il primo a raggiungere la banchina è stato Paride Batini, leader storico della Culmv. Gli operai del porto sono scesi in corteo lungo le strade del centro della città e, sotto le finestre della Prefettura, hanno protestato contro la carenza di sicurezza sui posti di lavoro. Alla testa della manifestazione il sindaco Marta Vincenzi e il neopresidente dell'Autorità portuale Luigi Merlo che hanno incontrato il prefetto.
"Subito decreti sicurezza sul lavoro". "Ci vuole una svolta culturale nel paese", suggerisce Fausto Bertinotti. "Siamo nel sessantesimo anniversario della Costituzione repubblicana", dice il presidente della Camera parlando alla trasmissione televisiva Unomattina. "Nell'articolo 1 è scritto che la Repubblica è fondata sul lavoro: facciamo che sia davvero così". Simile il commento di Gianni Pagliarini, presidente della commissione lavoro della Camera: "Il governo deve subito convocare un Consiglio dei ministri per presentare i decreti attuativi necessari a perfezionare e completare il nuovo Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro". Proprio ieri, beffardo segno del destino, il presidente dell'Autorità portuale di Genova Luigi Merlo e il console Paride Batini, presidente della Culmv, si erano incontrati per parlare di sicurezza in porto. "Emerge chiaramente - ha detto Luigi Merlo - una responsabilità della politica nel ritardo della riforma della legge sulla gestione dei porti. Servono norme che garantiscano un giusto equilibrio nei rapporti tra autorità, lavoratori e imprese, servono poteri sanzionatori molto più incisivi per i gestori dei porti".