Fonte: L'Espresso
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Avremo delle liste elettorali finalmente senza condannati? Veltroni l’ha annunciato per il Pd mentre il Pdl sembra accettare con riserva: decalogo sì ma con qualche eccezione determinata da quelli che Bondi definisce i "processi politici". Fatto sta che il Parlamento uscente vanta ben trenta onorevoli inquisiti, indagati, condannati. "Impresentabili", come spiega l'articolo di Bonazzi e Damilano e come racconta in musica il videoclip di Tiziano Toniutti (Kataweb). Vi chiediamo: il Parlamento deve lasciar fuori tutti i condannati e gli inquisiti? Con quali regole? Chi può correre e chi no?
Si avvicinano le elezioni e tra i partiti comincia la gara alle 'liste pulite'. Il Pd ha confermato che tra i suoi candidati non ci saranno condannati e a ruota anche il Pdl sembra deciso a lasciar fuori gli inquisiti dalle proprie liste elettorali. Esclusi però tutti quelli i cui procedimenti penali hanno 'origine politica', ovvero Silvio Berlusconi. Lanciata da Di Pietro, sostenuta da Veltroni e in parte anche da Fini e Maroni, la questione morale delle liste sembra essere prioritaria in questa fase di campagna elettorale Anche se ogni partito detta le proprie regole: per Gasparri bisogna valutare caso per caso, per Bondi i criteri vanno ancora discussi e per Buttiglione è necessario non recepire meccanicamente le indicazioni della magistratura. Un esempio per tutti, la candidatura di Totò Cuffaro, ex governatore della Sicilia, già condannato a cinque anni. L'attuale 'lista nera' del Parlamento conta ben trenta onorevoli che non dovrebbero ricandidarsi, per reati che vanno dalla frode fiscale alla mafia, dalla corruzione all'abuso d'ufficio. 'Impresentabili' dunque, come si canta nel nostro video. E voi cosa ne pensate? Siete per un Parlamento davvero pulito senza 'se e senza 'ma' oppure è legittimo fare delle eccezioni? Siete favorevoli o contrari alla reintroduzione dell'immunità parlamentare?
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