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venerdì 20 giugno 2008

giovedì 19 giugno 2008

La roulette azzurra



Per i tifosi e non...
...una immagine di noi italiani e del nostro sport preferito...

Dal grande Vittorio Zucconi sul sito de "La Repubblica".

http://www.repubblica.it/2008/06/rubriche/euro-in-testa/roulette-azzurra/roulette-azzurra.html

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Passati come al solito dagli abissi della depressione ("siete tutti una manica di mangia carote a ufo") all'esaltazione dell'eterno cornuto che crede al "te lo giuro non lo faccio più" fino alla prossima volta, ora scopriamo di essere graaaandi, dopo avere avuto la certezza di essere scaaaarsi. Nella realtà, siamo soltanto, nel pallone come nella vita della nazione, "survivors", campioni del "domani si fa credito". Eroi a prestito.
Il vero eroismo, dice chi per sua sfortuna ha visto la guerra, non è lanciare la stampella contro la trincea nemica o farsi sbudellare in una carica all'arma bianca contro i panzer, ma è restare vivi per poter combattere un altro giorno. E questo ha fatto la squadra italiana misericordiosamente di bianco vestita e salvata, prima che dalla eliminazione, da quell'orribile completino azzurro genere "dormi e cresci tesoro della mamma".
Come avevamo facilmente previsto alla vigilia di questo Europeo, l'Italia "favorita", "campione del mondo", benedetta dai competenti ed esperti, ribollente di attaccanti dalla mira e dal piede micidiali ha cominciato a muoversi quando si è trovata di fronte alle rovine della propria presunzione e non ha ancora fatto, dopo quasi 300 minuti di gioco, un solo gol valido su azione manovrata. Così confermando ancora una volta che il nostro è un popolo che se prima non prende legnate sulla testa e non si sente con le spalle al muro (crollato) non si alza, non rimuove la spazzatura fino a quando non invade la mia strada, si siede e si contempla nello specchio del proprio vittimismo, che è semplicemente l'altra faccia della boria.
Ieri, giocando molto mediocremente, sbagliando passaggi e gol a grappoli, ballando in difesa, affidandosi ancora una volta a una sensazionale parata di Gianluigi "Ecce Porter" Buffon e dimostrandosi incapace di organizzare un solo contropiede tagliente nei 60 minuti giocati in vantaggio di un uomo e di un gol - un sogno delle Italie di altri tempi - ha battuto la Francia, ha inghiottito tutte le maldicenze e i sospetti sugli Olandesi, che sono da sempre i più grandi professionisti che bruchino l'erbetta degli stadi e sanno di essere pagati per cercare di vincere. E ha fatto giustizia dei due "Fattori C" che già avevano offerto i soliti alibi a tifosi che, da bravi italiani, non vogliono mai accettare sconfitte e responsabilità, e prima ti impiccano e poi cercano di resuscitarti, impresa riuscita, secondo alcune fonti, a uno solo.
CONTINUA...

lunedì 16 giugno 2008

Condividere un capolavoro


Il grande dittatore.
L'ho rivisto da poco.
Volevo condividere un capolavoro in cui riconoscere ciò in cui credo, anzi crediamo, se siamo liberi da ogni politica fasulla, se siamo ancora capaci di indignarci, se conosciamo il vero significato della parola democrazia, se siamo d'accordo che combattere da veri soldati non vuol dire assolutamente obbedire a degli ordini, qualunque essi siano...
Insomma, se viviamo da veri resistenti.
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A coloro che mi odono, io dico, non disperate! L'avidità che ci comanda è solamente un male passeggero, l'amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano. L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori e il potere che hanno tolto al popolo ritornerà al popolo e qualsiasi mezzo usino la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa fare, cosa dire, cosa pensare, che vi irreggimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie. Non vi consegnate a questa gente senza un'anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore. Voi non siete macchine, voi non siete bestie, siete uomini!
Voi avete l'amore dell'umanità nel cuore, voi non odiate, coloro che odiano sono quelli che non hanno l'amore altrui. Soldati! Non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate nel Vangelo di S. Luca è scritto – "Il Regno di Dio è nel cuore dell'uomo" – non di un solo uomo o di un gruppo di uomini, ma di tutti gli uomini. Voi ,voi il popolo avete la forza di creare le macchine, la forza di creare la felicità, voi il popolo avete la forza di fare che la vita sia bella e libera, di fare di questa vita una splendida avventura. Quindi in nome della democrazia usiamo questa forza, uniamoci tutti! Combattiamo per un mondo nuovo che sia migliore, che dia a tutti gli uomini lavoro, ai giovani un futuro, ai vecchi la sicurezza. Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere, mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno! I dittatori forse sono liberi perché rendono schiavi il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse, combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere, eliminando l'avidità, l'odio e l'intolleranza. Combattiamo per un mondo ragionevole, un mondo in cui la scienza e il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati, nel nome della democrazia siate tutti uniti!
Charles Spencer Chaplin

domenica 15 giugno 2008

Le risposte troppo lunghe


Visita www.laresistenza.it, il nostro sito, il nostro sogno.

E' giusto passata una settimana dalle riprese effettuate a Lecce per il clip della nostra canzone con Teresa De Sio. Mi sembra anche questo, dopo Roma e Imola, un sogno. Ragazzi, l'arte è una cosa meravigliosa. Non mi spiego come tanti oggi non provino nemmeno ad avvicinarcisi. Secondo me è tutta colpa dei sapientoni e dei critici che rompono le scatole con la teoria del "so tutto io, te puoi solo sbavare qui davanti e non capirci nulla lo stesso". Così si sono allontanati i giovani e intere generazioni sanno benissimo come scaricare una patch per un videogame della playstation, ma ben pochi sanno a cosa serva un bulino, ancora meno si chiedono perché taluni pianoforti abbiano tre, anziché due, pedali. Non ci si fanno più tante domande, forse perché le risposte son state sempre troppo lunghe. L'arte deve essere gioia, rapidità, vitalità. In Marcello, Michele, Francesco e Davide ho letto questo. Se a voi 'sti nomi non dicono niente, a me e al popolo resistente tutto dicono tanto. Sono, rispettivamente, i registi (Michele Salvezza e Marcello Saurino), l'attore protagonista (Francesco Cortese), Davide (operatore di camera) del nostro ultimo video, che poi è il primo realizzato professionalmente. Loro credono in quel che fanno, vivono per l'arte. E questo è bello, questo non fa invecchiare, questo da voglia di vivere e di fare. L'arte è tutto. Mi rivolgo ora da professore a tutti i miei colleghi, così non possono dire che è la solita voce fuori dal coro di un cantante (quando invece dovreste ascoltare tutti): non torturate i ragazzi con le vostre materie, fategliele amare, anche se non produrranno mai nulla di buono, almeno l'ameranno. Ci sono discipline che vanno morendo per la vostra accidia, per la cattiveria, per l'insana voglia di mostrare che voi sapete di più, che voi avete tutto sotto controllo. Ecco, i ragazzi, oggi, non sono più sotto controllo. Controllati siete voi. Stateci attenti, date qualcosa di bello. E risposte brevi, please.

Apture

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