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venerdì 11 aprile 2008

Brindisi: inchiesta palme morte


Dagli amici di http://www.pugliantagonista.it/, un'interessante inchiesta.


Da diversi mesi ormai il punteruolo rosso delle palme sta distruggendo centinaia di Palme delle Canarie, presenti nel nostro territorio da molti anni.
Nell'ultimo anno sono stati adottati alcuni interventi di endoterapia pressurizzata dalla ditta Arboviridis S.a.s. Lecce con lo scopo di fermare la moria delle palme,tanto di cappello al Comune,alla multiservizi e alla Arboviridis S.a. s. per il lavoro effettuato, ma purtroppo questi tentativi non sono serviti.
Per noi brindisini vedere un lungomare senza le maestose palme, fa uno strano effetto, eppure la realtà è questa, certo, anche vero il fatto che la palma delle canarie non è una pianta autoctona ma certamente diffusa nella città , soprattutto sul lungomare del porto, su via Aldo Moro, nelle villette private delle case, in particolare al quartiere Casale
Ormai se ne contano poche, ancora in piedi, a causa del punteruolo rosso e al menefreghismo di qualche cittadino.
Le palme morte, devono essere abbattute, tagliate, chiuse all'interno di sacchi, ,per poi essere bruciate da ditte specializzate e autorizzate, per evitare la diffusione del punteruolo rosso.
La nostra inchiesta parte da qui, infatti abbiamo notato che qualche personaggio anonimo, ha avuto l'idea di disfarsi delle proprie palme gettandole nelle campagne o addirittura nei pressi del mare, in questo modo il punteruolo si è potuto diffondere molto rapidamente attaccando così le altre palme presenti nel nostro territorio, ovviamente abbiamo scattato qualche foto per dimostrarvi la nostra inchiesta.



NOI CI AUGURIAMO CHE I RESTI DELLE PALME MORTE NON finiscano NELLE CAMPAGNE, COME ABBIAMO VISTO SULLA LITORANEA CHE COSTEGGIA IL MARE A NORD DI BRINDISI tra GIANCOLA E GRANCHIO ROSSO, in questo modo si accelera il processo di diffusione del punterulo rosso, E LA SUCCESSIVA MORTE DI ALTRE PALME

CHI POSSIEDE DELLE PALME INFESTATE IN GIARDINI PRIVATI è TENUTO A SEGNALARE L'UFFICIO DEI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE.


Quest'ultimo inoltrerà la segnalazione al Servizio Fitosanitario Regionale, che di concerto con l'Azienda Foreste Demaniali, provvederà all'abbattimento delle piante infestate dal punteruolo rosso,e brucerà tutti i resti, per evitare la diffusione del punteruolo rosso.

E' vietato disfarsi delle palme infestate dal punteruolo rosso

Il mancato rispetto di tale obbligo, comporterà la denuncia all'Autorità giudiziaria competente e l'applicazione delle sanzioni amministrative previste dall'art.54 del decreto legislativo 214/2005 che prevede il pagamento di una ammenda fino a 3000 euro


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martedì 8 aprile 2008

Le donne più belle? A destra...


Visita il nostro sito: http://www.laresistenza.it/




MILANO — Mannaggia, l’ha fatto ancora... Nel Popolo della libertà, l’ennesimo capitolo del serial «Silvio e le donne» è stato preso con una certa preoccupazione. Nessuna reazione ufficiale, ovviamente, ma le battute di giornata non han fatto fare salti di gioia a nessuno. Dopo le «soubrette» che servono non alla politica ma «ad altro», dopo la «sezione menopausa» del Pdl, ieri Silvio Berlusconi ha esordito a Radio Anch’io dicendo la sua riguardo a una questione discussa da tempo: «Le donne di destra sono certamente più belle» di quelle di sinistra. Poi, nei comizi-show in Sardegna ha completato il quadro, attribuendo il primato femminile alle mura domestiche ricordando che la parola donna viene dal latino domina, padrona: «Ma fuori di casa, discutiamone». Poi, il leader pdl ha raccontato che, quando rientra a casa, la moglie Veronica lo trattiene per parlargli di figli, del personale, del giardino: «Ma io mi rifugio sotto al letto e non vengo fuori...».

Nel pomeriggio, le parole del leader pdl avevano suscitato reazioni anche nel Pd. Per Giovanna Melandri, Berlusconi dovrebbe imparare che l’opposto della bellezza non è la bruttezza ma la volgarità. Certo, la sua è solo una battuta. Ma le battute, soprattutto quando lasciano trasparire una ricorrente e avvilente concezione della donna, possono rivelare molto della persona che le pronuncia». Barbara Pollastrini scuote la testa e canticchia «Son tutte belle le donne del mondo...». Poi torna seria: «La verità è che il capo pdl vuol dividere anche su questo».
***
Ragazze, c'è da stare allegre: ci viene riconosciuto il primato di padrone. In casa, s'intende: possiamo decidere il colore della tappezzeria, il menù della settimana e cosa guardare in tv quando restiamo da sole. Come fossimo solo bamboline di porcellana senza cervello che vanno in analisi ogni volta che gli si spezza un'unghia e la cui unica aspirazione è una cucina "autopulente" (mi si consenta il neologismo...) per potere guardare Maria De Filippi senza l'assillo dei piatti da lavare.
Sarà pure una battuta innocente, come prontamente si affretterà a precisare il suo entourage, ma io la trovo deprimente. E altrettanto deprimenti sono quelle donne che, all'ascolto di questo delirio, saranno arrossite, lusingate. Per non parlare di quegli uomini che avranno sorriso compiaciuti, ringraziando il buon Dio per essere capitati dalla parte esteticamente più gratificante della politica.
Mi sono sempre sentita più femminile che femminista.
Ma davvero sentire bestemmie del genere mi fa venire voglia di scendere in piazza urlando "tremate, tremate, le streghe son tornate".

Lotta al precariato


LA RESISTENZA è lieta di presentare la video traduzione della canzone Assessò. Nel clip compaiono i lavoratori precari della biblioteca di Mesagne, recentemente rimasti senza lavoro. A loro e a chiunque perdi l'occupazione la nostra solidarietà. Ecco il link: http://it.youtube.com/watch?v=eBy3cya2kew


Apture

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