Salve resistenti,
sono nel ResiSTUDIO a scrivere mentre la notte s'avanza.
E' una notte calda, che non sembra di essere al primo di dicembre.
E' bianco, dicembre, nell'immaginario collettivo.
Non è così per questo dicembre,
fatto di umidità e di resistenza.
Mi sto arrovellando la testa col manuale della nuova tastiera.
Non che la cosa non mi piaccia,
tutt'altro, solo che si vorrebbe avere 10 mani e 100 occhi
e 100 braccia e 100 ore.
Tutte in un giorno, tutte in un secondo.
Esprimo la mia solidarietà agli amici sui tetti,
a coloro che protestano, agli ultimi,
agli unici.
Unici siete tutti voi.
Tutti gli eroi,
come vi chiama Caparezza (cfr. "Sono un eroe"),
che ogni giorno aprono gli occhi sul mondo
e dicono"Io resisto".
Resista chi può,
ciascuno dal suo scranno, dal suo piedistallo,
dal suo pulpito, insomma, da dove vi pare.
Da dove può.
Teniamo acceso il cervello, la Rete.
Resistere, resistere, resistere.
Enrico Cervellera,
IRSTR