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venerdì 14 novembre 2008

VERGOGNA

Credo se ieri sera fossi stata in aula, non avrei saputo resistere ad associarmi al grido "Vergogna" che si è levato durante la lettura della sentenza che ha deciso sul massacro compiuto a Genova dalle forze dell'ordine ai tempi del G8 2001.
Ho sempre pensato che la vera vergogna di quel G8 siano state Bolzaneto e la scuola Diaz, non Piazza Alimonda: nel senso che in situazioni di emergenza di massa può capitare che la follia di uno porti a conseguenze aberranti (e con questo, resta inteso, non voglio scriminare Placanica dall'accusa dalla quale poi è stato assolto), ma quello che è accaduto in caserma e nella scuola, quando ormai la situazione era pressocchè sotto controllo, è intollerabile per qualsivoglia Stato che presuma di dirsi civile. Metodi di interrogatorio fascisti (o comunisti, chè tanto i regimi si assomigliano tutti...), metodi di reclusione da Guantanamo (per quanto amino professarsi orgogliosamente la patria della libertà, pure gli USA hanno molto da imparare rispetto ai più elementari istituti del diritto penitenziario), sprezzo umano, prima ancora che giuridico, di ogni forma di rispetto per la persona.
E la vergogna continua anche in sede giudiziaria. Episodi singoli, nessun ordine dai piani alti, responsabilità esclusivamente personali: questo il quadro che emerge dal dispositivo della sentenza. E, certamente, col deposito delle motivazioni sarà più semplice comprendere appieno l'iter giuridico che ha portato a questo convincimento. Però, intanto che aspetto che mi spieghino le ragioni di questa decisione, io qualche considerazione la faccio...
E quindi dico che ritenere i comportamenti delittuosi degli imputati riconosciuti colpevoli come il frutto della follia personale e della personale inclinazione a delinquere, significa, in buona sostanza, sposare l'ipotesi che nelle forze dell'ordine vi sia una tale concentrazione di pazzi e di rei da doverci farci sentire tutti indifesi davanti alla imprevedibilità dei loro scatti irrazionali. E pensare che tredici agenti di polizia abbiano, di propria spontanea iniziativa, ferito in modo grave e del tutto ingiustificato comuni cittadini e falsificato prove è quasi più indegno e deplorevole di abituarsi all'idea che abbiano obbedito ad un ordine manifestamente illegittimo (e, come tale, non vincolante).
Io al delirio dei singoli non riesco a credere: penso, al contrario, che ci fosse non solo un piano strategico da parte dei vertici della Polizia, ma, anche che questa strategia godesse della connivenza del potere politico, interessato, dopo il fallimento delle manifestazioni di protesta, degenerate in guerriglia, a mostrare all'opinione pubblica un'immagine di forza e di riacquisito controllo dell'ordine pubblico.
Insomma, io sono, eufemisticamente, del partito del "non potevano non sapere", polizia e governo. E siccome ieri alla lettura della sentenza non c'ero, la mia incredulità, il mio sdegno, la mia resistenza li lascio qui: VERGOGNA.
...
Marina

Genova 2001, per la Diaz assolti i vertici



E' sempre la solita storia, inutile dire "eseguivo degli ordini", i vertici non sono e non saranno mai toccati. Qualcuno in aula alla lettura della sentenza ha gridato "vergogna". Ci associamo, sempre e comunque. Lì è stato compiuto un massacro, un macello messicano. Non doveva accadere.

domenica 9 novembre 2008

TONINO è STATO LIBERATO...RIAPRE LA BOTTEGA











TONINO "MARINARU" E' LIBERO!


Nella tarda serata di ieri, venerdì 7 novembre 2008, le porte del carcere di Lecce si sono aperte per rimettere in libertà"l'ultimo "autoriduttore", Tonino Asciano detto "marinaru" di Ostuni.La vicenda che lo ha visto per circa un mese vivere tra le sbarre ha avuto risvolti a dir poco kafkiani e che mette in luce le contraddizioni, le carenze e le iniquità del sistema capitalistico in cui viviamo e di cui la l'amministrazione della giustizia ne è parte.Questo eclettico e conosciutissimo artista e artigiano di strumenti musicali , residente nel centro storico di Ostuni, impegnato nelle battaglie civili e sociali, compresa quella riguardante il diritto sacrosanto per chi non ha un reddito, di usufruire gratuitamente dei servizi primari quali l'acqua e la luce, è stato condannato da ben tre tribunali diversi per lo stesso reato: quello di aver allacciato abusivamente l'energia elettrica alla sua modestissima abitazione.Una condanna esemplare di sei mesi di carcere per un "!pericoloso delinquente" come Tonino era la condanna più elevata e gli è stata appioppata! Una condanna da usare come monito verso chi, purtroppo a causa della attuale crisi economica-finanziaria, corre il rischio di non avere i soldi per pagare le bollette e di ritrovarsi a fare l'autoriduttore come Tonino.Ringraziamo tutti coloro che si sono impegnati attivamente per la sua liberazione o che comunque hanno dimostrato di essere sensibili al suo caso.-Il Comitato Spontaneo Ridateci Tonino!- organizzerà a breve un'iniziativa ad Ostuni per festeggiare il suo ritorno e per rilanciare i temi delle lotte ai gruppi di potere energetici, alla lobby nucleare e contro le nuove scelte di aprire in Puglia altre discariche e complessi inquinanti, rigassificatori compresi.Per il Comitato spontaneo Ridateci Tonino!Carlo Moccia 360884040Ostuni 8/11/08Per info, foto e iniziative: visitate http://www.pugliantagonista.it/open%20area.htmMail: pugliantagonista@libero.it

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