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domenica 17 gennaio 2010

BARI PALESE C.I.E. PROTESTA: LIBERTà per i reclusi di ROSARNO





















BARI PALESE PROTESTA DAVANTI AL C.I.E. 16 GENNAIO 2009
LIBERTà PER I RECLUSI DI ROSARNO







"GALERE E CPT NON NE VOGLIAMO PIù
COLPO SU COLPO LI BUTTEREMO GIù"

"TUTTI LIBERI TUTTI LIBERI"
Questi gli slogan dei manifestanti. Circa una cinquantina ieri sera dalle 16 alle 20 hanno presidiato l'entrata del C.I.E. di Bari Palese dove da qualche giorno sono reclusi gli immigrati di Rosarno, circa 700 divisi nei CIE di BARI e CROTONE . Presenti all'iniziativa l'area antirazzista, anarchica e i proletari comunisti,i cobas e lo slai cobas . I manifestanti hanno sfilato lungo le mura del LAGER con musica,trombe e fischietti gridando vari slogan e chiedendo la LIBERTà per tutti i reclusi. Presenti all'iniziativa alcuni ex reclusi del CPT di Bari che hanno denunciato le violenze e i soprusi subiti durante la loro permanenza.

























foto a cura di pugliantagonista.it
16 gennaio 2010






documento distribuito durante l'iniziativa






BREVE RICOSTRUZIONE SUL TRASFERIMENTO DI ALCUNI MIGRANTI DA ROSARNO A BARI
A partire da sabato 9 gennaio, in seguito ai fatti di Rosarno,oltre 1100 migranti vengono trasferiti dalla Calabria in altre città d'ITALIA dopo essersi ribellati alle violente aggressioni contro di loro,messe in atto da alcuni cittadini calabresi non ben identificati. Razzisti? ndrangheta? esaltati? che hanno pensato di spezzare la monotonia delle loro giornate dandosi a un nuovo sport la "caccia all'immigrato nero". I fatti di Rosarno rimbalzano su tutti i media in una tempesta di articoli, reportage e titoloni,si sono presto rivelati questione di interesse nazionale,oltre che nuovo motivo di bisticci nello scontro tra politici. Anche a Bari, l'arrivo di almeno 324 migranti,in questa baraonda di dati e dichiarazioni ufficiali,articoli di giornali,sparate a destra e a sinistra, ha svegliato i politici di turno accortisi dell'esistenza dei migranti e dei CIE. I migranti trasferiti a Bari vengono portati al C.A.R.A. di Palese con un massiccio dispiegamento di forze di polizia.Alle 23 di sabato giungono al centro 204 persone,alcune in pessime condizioni,e durante al notte arrivano altri 2 pullman mentre altre persone vengono trasferite in altri CIE (alcuni a CROTONE). Inizialmente non ci sono indicazioni dal ministero, se non la predisposizione per la prima accoglienza,questo fa temere già da subito espulsioni di massa. Nei giorni successivi,si legge dai giornali che il Prefetto ha tirato fuori dal cilindro le seguenti cifre: 324 migranti sarebbero sarebbero stati trasferiti da Rosarno. Sembra che ci sia poco spazio per riflettere sulla vita e sulla dignità delle persone. Per chiedersi ancora una volta che senso abbia per ogni individuo la libertà,quanto essa sia irrinunciabile,come si possa lottare contro la repressione,per riprendercela,questa libertà quando ci viene negata.Per riflettere sull'incubo della sicurezza e sulla ossessione legalitaria contro i "clandestini",su cosa significhi essere reclusi nei CIE ,su cosa veramente accade ogni giorno all'interno su quante e quali assurdità legali e burocratiche esistano durante la permanenza e dopo l'uscita. E tutto questo a prescindere che si venga da Rosarno o no..............................Riflettere su tutto questo ,ogni giorno,al di fuori dei CIE come di qualsiasi altra gabbia, è quello che preferiamo di gran lunga. Riflettere,informare ed agire,piuttosto che registrare rimasticare nell'ennesimo comunicato stampa le "cifre" di "ospiti" che come mandrie di bestiami sono stati identificati,fotosegnalati, rilasciati trasferiti, e nel peggiore dei casi riportati dei lager della democrazia per essere espulsi.

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