Dal sito: http://www.agi.it/
Sulle note di 'Give Peace a Chance' (dai una opportunita' alla pace) di Jhon Lennon ha preso il via poco dopo le 9 dai Giardini del Frontone di Perugia la XVIIedizione della marcia della Pace. Ad aprire il corteo un pulmino verde con dipinto il simbolo della pace e sul tetto bandiere arcobaleno e altoparlanti. Subito dietro lo striscione con lo slogan di quest'anno 'tutti i diritti umani per tutti', retto dagli ospiti internazionali che hanno partecipato ai lavori della assemblea dell'Onu dei popoli. I primi pullman ad arrivare hanno affollato le strade limitrofe alla piazza gia dalle 5 del mattino. All'avvio c'erano tra gli altri il ministro per la Famiglia Rosy Bindi, quello per le Pari Opportunita' Barbara Pollastirni, il ministro della Solidarieta' Paolo Ferrero e il segretario di Rifondazione Comunista Franco Giordano. "Il grande progetto di questa edizione della marcia" ha spiegato alla partenza Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della Pace, e' di costruire un mondo non violento a partire dall'Italia. Per questo occorre cambiare la scala dei valori della politica e fare di tutto perche' la tutela dei diritti umani diventi diritto inalienabile di tutti.
Il ministro Bindi partecipa "per testimoniare un impegno politico deciso a recepire le richieste del Movimento pacifista italiano e internazionale". Il ministro ha tenuto subito a precisare che questo appuntamento "non e' il primo e non sara' l'ultimo". "Sono qua perche' ci sono sempre stata", ha spiegato, "ma quest'anno con un impegno particolare per l'altissimo valore del tema scelto quest'anno dagli organizzatori, ovvero il rispetto dei diritti umani". "Se ognuno vede rispettati i propri diritti", ha continuato la Bindi, "questi saranno rispettati ovunque". Quindi, dai diritti dei lavoratori cinesi a quelli dei colleghi europei, dal diritto alla liberta' di religione alla situazione in Birmania "Dove il regime reprime le manifestazioni pacifiche dei monaci", il ministro ha sottolineato "l'importanza di marciare sotto un unico slogan cosi' significativo proprio perche' contiene un grande messaggio politico".
Il ministro Bindi partecipa "per testimoniare un impegno politico deciso a recepire le richieste del Movimento pacifista italiano e internazionale". Il ministro ha tenuto subito a precisare che questo appuntamento "non e' il primo e non sara' l'ultimo". "Sono qua perche' ci sono sempre stata", ha spiegato, "ma quest'anno con un impegno particolare per l'altissimo valore del tema scelto quest'anno dagli organizzatori, ovvero il rispetto dei diritti umani". "Se ognuno vede rispettati i propri diritti", ha continuato la Bindi, "questi saranno rispettati ovunque". Quindi, dai diritti dei lavoratori cinesi a quelli dei colleghi europei, dal diritto alla liberta' di religione alla situazione in Birmania "Dove il regime reprime le manifestazioni pacifiche dei monaci", il ministro ha sottolineato "l'importanza di marciare sotto un unico slogan cosi' significativo proprio perche' contiene un grande messaggio politico".
5 commenti:
Io ho marciato. Col cuore, ma ho marciato.
Marciamo, marciamo...e poi che si vede ogni giorno? Guerre, guerre e solo guerre
Guerra, guerra, guerra. L'uomo non ha a cuore la vita (degli altri).
Fate l'amore, non fate la guerra. Scherzi a parte la situazione mondiale è tragica!
Saluti dal Veneto! Complimenti Resistenza, il vostro nome è arrivato sin qui. Ho sentito alcune cose nuove...MOLTO BELLE...a presto.
Tiziana dei Venus Project
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