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mercoledì 12 settembre 2007

Nasce la DC

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L'ex assessore Piro lascia il Patto e fonda la Democrazia cristiana

L'ex "super" assessore agli Spettacoli, Sport e Turismo del Comune di Mesagne, Maurizio Piro, nella legislatura del sindaco Sconosciuto, lascia la lista civica "Patto per Mesagne" e fonda la Democrazia Cristiana. Va via sbattendo la porta e lasciandosi dietro uno strascico di polemiche con gli ex compagni di colazione. La decisione è stata presa dopo settimane di attenta riflessione. Con lui si spostano diverse espressioni della lista civica fondata nel 2002 dallo stesso Piro.
L'ex assessore "iperattivo", bocciato nelle ultime consultazioni elettorali, ha inviato una nota di dimissione al "Patto per Mesagne" in cui, tra l'altro, si legge: "Una decisione sofferta per chi come me ha dato la vita nel 2002 alla lista civica a sostegno dell'amico Mario Sconosciuto candidato sindaco per il centrosinistra. Un ruolo politico e amministrativo quello svolto dal movimento, prezioso e impegnativo e che, secondo me, ha contribuito a migliorare la vita sociale ed economica del paese. Anche le amministrative 2007 hanno consegnato al movimento, grazie agli elettori, un risultato migliorato del 2 per cento rispetto le precedenti e con 10 candidati in meno. Ritengo, dopo lo scioglimento del Consiglio comunale, conclusa ed esaurita questa esperienza alla luce anche delle continue evoluzioni a cui la politica è chiamata a dare risposte. Evoluzioni che mi spingono a guardare il mio personale impegno da un'altra angolazione, ma portatore dei valori e ideali che da sempre hanno caratterizzato il mio impegno politico". Fin qui la nota di dimissioni scritta da Piro che lascia chiuso ogni possibilità di ripensamento. "Nel progetto della Democrazia cristiana, dietro lo scudo crociato, intendiamo convogliare quelle forze moderate che hanno bisogno di sentire intorno a loro i valori cristiani" spiega Maurizio Piro il quale aggiunge: "In questo momento siamo equidistanti da entrambi gli schieramenti politici anche se la nostra naturale collocazione non è certo a sinistra". Pensate di scendere in campo con un proprio candidato sindaco? "Ancora non lo sappiamo. Certo non escludiamo tale possibilità ma non è questo ciò che oggi ci interessa. In questi giorni stiamo aggregando diversa gente, anche uomini politici e giovani professionisti, per dare a Mesagne un vero partito di centro. Non inquinato da altre espressioni". Piro, quindi, spiega: "Non si può continuare a vantare meriti storici, ma bisogna farsi carico di dare risposte concrete ai nuovi bisogni che vengono dalla società. Vogliamo discutere sulla realtà che evolve rapidamente e che non aspetta i nostri indugi. Per i disoccupati, i giovani e meno giovani, i precari ma anche per le famiglie monoreddito, pensionati e persone sole. Per tutte le professioni marginali. Oggi arrivare alla fine del mese è una impresa ardua". L'ex iperassessore conclude: "Per i giovani le difficoltà non sono solo economiche. Rimanere anni senza la prima occupazione è cosa che incide sulle coscienze e causa quelle crisi morali le cui conseguenze sono sempre gravi e talvolta possono essere drammatiche. Oggi sentiamo il peso di una eredità difficile e di una fase storica irta di difficoltà ma nello stesso tempo entusiasmante".


Per gentile concessione de "Il gazzettino di Brindisi". Clicca qui per vedere l'articolo

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Il nuovo che avanza...

Anonimo ha detto...

Io voglio fondare il sindacato dei ciabattini!

Anonimo ha detto...

L'importante è esserne convinti!!!!
... Siamo invasi da convinti!

Anonimo ha detto...

Ma un'idea più originale, no?! Non so, il partito dell'amore di Cicciolina non poteva tornare in vita?!

Anonimo ha detto...

Ma dai? Davvero?! AH H AHA HA A AHAHAHAHAH! Io lo voterei...sì che lo voterei...

Anonimo ha detto...

Sblindo la supercazzola con doppio scappellamento a destra...

Anonimo ha detto...

Bella!

Anonimo ha detto...

Ieri ho visto Piro a piedi per la strada che leggeve un manifesto di qualche manifestazione. Che scena insolita...

LR web STAFF ha detto...

E' un piacere riportare quanto dichiarato alla stampa da Giovanni Guarini riguardo il tema oggetto del post. Il pezzo è tratto dal numero del 04.10.2007 de "Il gazzettino di Brindisi" (Tranquillino Cavallo)

Il commissario cittadino della Democrazia cristiana, Giovanni Guarini, non ci sta al clima di denigrazione che alcuni individui hanno messo in atto in città circa la formazione di nuove realtà politiche e quindi precisa: "Ho sempre pensato che la nascita di associazioni, di centri culturali, di movimenti politici, free press ecc. siano il segno della vitalità di un paese e dei suoi abitanti. La nostra Mesagne sotto questo aspetto è una città molto viva e la presenza di luoghi, anche virtuali, penso ai blog ed ai siti web, dove ci sia dibattito aiutino la nostra comunità a crescere, chiaramente anche quando questi siano apertamente contro il partito che rappresento, la Democrazia Cristiana.

Ciò non toglie che ci sia chi ritiene che le cose stiano diversamente, ma questo è il bello della democrazia e infatti quando sarà il momento ci presenteremo agli elettori che giudicheranno". Guarini aggiunge: "Il discorso è leggermente diverso quando giudizi ed apprezzamenti vengono da "novelli vulcanici intellettuali signorotti di paese con la puzzetta sotto il naso" che da qualche tempo incarnano il ruolo di moralizzatori della vita pubblica, e privata, mesagnese, probabilmente anche per avere i famosi 15 minuti di notorietà. Come ormai ripeto da qualche tempo, invito costoro a sottoporsi al giudizio degli elettori portando la loro esplosione di idee in una qualsiasi lista, lasciando ai nostri cittadini ogni valutazione conclusiva. Volevo ricordare a costoro che la Democrazia Cristiana è un partito che ha portato l'Italia dal dopoguerra ad essere quella che è oggi: un paese moderno, democratico e perché no, potente. Un Paese che i Governi della cosiddetta seconda Repubblica non sono stati in grado governare e di migliorare". Il coordinatore sostiene: "E' vero, nel nostro Paese proliferano partiti e partitini, tutti con la pretesa di essere e rappresentare il "nuovo", il "meglio". Tutti, però in uno stato di perenne confusione e contrasti. Tutti che si definiscono democratici, popolari, liberali ed addirittura cattolici, comunisti e postcomunisti compresi. Valori che sono fondamenta degli ideali democratici cristiani. Sia chiaro a noi non dispiace se, finalmente, anche i comunisti diventino cattolici e democratici cristiani, ne che lo facciano tutti gli altri. Non condividiamo la pretesa di considerare il ritorno della vera Dc, ridicolo, fuori tempo, nostalgico ecc.. Non accettiamo che si cerchi di sminuirne la portata politica. La Dc è, ancora oggi, riferimento di milioni d'italiani. Mesagne a bisogno del contributo di tutti per migliorarsi, i moralizzatori non servono alla crescita, noi ci siamo impegnati in passato, lo facciamo oggi e continueremo a farlo in futuro. Non so se tutti possono dire altrettanto, magari preferiranno continuare a giocare con il proprio presepe di terracotta".

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