Fonte: Il diario de La Resistenza
Autore: Enrico Cervellera
Cosa dirvi, amici e amiche care, in questo pomeriggio di fine estate?
Potrei dirvi che la vita, e così la pensiamo tutti, potrebbe andare meglio.
C'è sempre da migliorarsi, non credete?
E quando poi ci si è migliorati si ricomincia da capo, e poi da capo, e poi da capo.
Per questo chiamai sta cosa "resistenza". Parecchi, troppi, per lungo tempo hanno fatto finta di non capire, semplicemente perché le nostre songs fanno riflettere, parlano di temi difficili, fanno paura.
Non c'entrano le nostre tendenze politiche, non ci mettiamo niente di tutto ciò in quello che portiamo in note. Semplicemente siamo dalla parte dell'Uomo, inteso come essere vivente privo di ideali totalizzanti, vestito solo di quella bandiera che si chiama dignità. Non vorrei commuovermi, quando scrivo ste stupidaggini...
Veniamo al dunque, altrimenti la frittata è bella che fatta e tutti ci rompiamo e tutti "ma questo che vuole". Santi in paradiso non ce ne stanno, l'unica risorsa quando si è in questa condizione è la propria pelle, le proprie dita, la propria creatività.
Sveglia ragazzi, uniamoci e facciamo sentire la nostra voce. La nostra musica può cambiare il mondo, solo se ci crediamo possiamo cambiarlo davvero.
Ci sarà qualcosa dopo Vasco, dopo Zucchero. Quello potresti essere tu. E fregatene se non hai l'X-factor. Quelle sono cose da cantanti bravi, tu devi cantare perché ti va di farlo, di dire quello che pensi. Resistiamo, amici, resistiamo.
Tanti leggono il mio blog, pochi commentano. Segno dei tempi, ma poco importa: resistere "vuol dir per verba" (citazione dantesca, chi sappia il riferimento vince un ciddì!).
Io resisto se tu resisti, www.laresistenza.it
E per chiudere due risate con NONNO FIORUCCI:
http://www.youtube.com/watch?v=n3wgyf8YgME
Autore: Enrico Cervellera
Cosa dirvi, amici e amiche care, in questo pomeriggio di fine estate?
Potrei dirvi che la vita, e così la pensiamo tutti, potrebbe andare meglio.
C'è sempre da migliorarsi, non credete?
E quando poi ci si è migliorati si ricomincia da capo, e poi da capo, e poi da capo.
Per questo chiamai sta cosa "resistenza". Parecchi, troppi, per lungo tempo hanno fatto finta di non capire, semplicemente perché le nostre songs fanno riflettere, parlano di temi difficili, fanno paura.
Non c'entrano le nostre tendenze politiche, non ci mettiamo niente di tutto ciò in quello che portiamo in note. Semplicemente siamo dalla parte dell'Uomo, inteso come essere vivente privo di ideali totalizzanti, vestito solo di quella bandiera che si chiama dignità. Non vorrei commuovermi, quando scrivo ste stupidaggini...
Veniamo al dunque, altrimenti la frittata è bella che fatta e tutti ci rompiamo e tutti "ma questo che vuole". Santi in paradiso non ce ne stanno, l'unica risorsa quando si è in questa condizione è la propria pelle, le proprie dita, la propria creatività.
Sveglia ragazzi, uniamoci e facciamo sentire la nostra voce. La nostra musica può cambiare il mondo, solo se ci crediamo possiamo cambiarlo davvero.
Ci sarà qualcosa dopo Vasco, dopo Zucchero. Quello potresti essere tu. E fregatene se non hai l'X-factor. Quelle sono cose da cantanti bravi, tu devi cantare perché ti va di farlo, di dire quello che pensi. Resistiamo, amici, resistiamo.
Tanti leggono il mio blog, pochi commentano. Segno dei tempi, ma poco importa: resistere "vuol dir per verba" (citazione dantesca, chi sappia il riferimento vince un ciddì!).
Io resisto se tu resisti, www.laresistenza.it
E per chiudere due risate con NONNO FIORUCCI:
Nessun commento:
Posta un commento