Mi capita spesso di chiacchierare con imprenditori e titolari di aziende locali: tutti sono d'accordo nell'affermare la difficoltà di tirare avanti a causa delle troppe tasse.
E' vero: l'Italia è uno dei paesi europei in cui il costo del lavoro è tra i più elevati, oltre ad avere il prezzo più elevato per il carburante e il costo maggiore della politica, ma paradossalmente con stipendi tra i più bassi, considerando i paesi industrializzati.
Ma non è proprio l'eccessivo costo del lavoro a frenare le aziende nell'assumere personale in pianta stabile?
Non sono forse proprio le troppe tasse ad essere una delle ragioni pricipali della precarietà del lavoro?
Ma è possibile che la politica non possa tagliare altre spese, le proprie magari (!), abbassando le tasse per le aziende e cercare di favorire così le assunzioni?
E' possibile che una azienda (tutte, ve lo assicuro) sia costretta ad effettuare operazioni in nero per andare avanti e non lasciarsi rosicchiare il 50% del proprio fatturato da un governo che riempie invece di privilegi una categoria ben determinata di persone (La Resistenza docet...)?
E' forse disonestà questa?
Credo che a volte la linea che separa il legale dall'illegale, pur di sopravvivere, sia molto sottile...
Tuttavia sarei fuori dal mondo se pensassi che sia solo questa la causa della tanto temuta e odiata flessibilità.
Non siamo più ai tempi del dopoguerra, quando chiunque poteva aprire una attività commerciale anche se analfabeta, senza farsi rosicchiare metà dei guadagni e senza annegare nella burocrazia...
Adesso la flessibilità, alias precariato, è frutto dell'economia del nuovo millennio, è una necessità (...dicono...).
Ma credo anche che i giovani di oggi, cresciuti nell'abbondanza e nella certezza, debbano avere un pò di coraggio in più, e non stare solo ad attendere il posto sicuro per tutta la vita...
Non è una frase fatta: è solo che mi capita di pensare alle famiglie dei miei genitori, in cui si soffriva la fame, si mangiava la carne solo la domenica, in cui i miei nonni lavoravano in campagna alla giornata, senza sapere se avrebbero lavorato il giorno dopo, e hanno cresciuto più i 5 figli...e con sani principi...
Altri tempi...
... ma loro sì che erano dei veri eroi...
Flavio D.
3 commenti:
I politici dovrebbero prendere 1000 euro al mese, dovrebbero rientrare giusto delle spese. Pezzi di pane
Pezzi di pane? Beati loro...
Io guadagno 1200 euro al mese e ho due figli. Non vedo una pizzeria da due anni. Maledetto euro!
Sono un imprenditore di Mesagne, con azienda a Brindisi. Siamo nella merda, tutti.
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