ResiChannel, web tv ufficiale de La Resistenza

martedì 11 marzo 2008

Ciarrapico, il nero che avanza


Messaggio pubblicitario: visita www.laresistenza.it, sito ufficiale de LA RESISTENZA, band elettrofolk di Enrico Cervellera ed Angelo Milone. Scarica "Non dimentiCarlo" il brano sui fatti del G8.


Fonte: La Stampa


Bufera su Ciarrapico ed il fascismo. A poche ore dalla presentazione delle liste dei candidati, scoppia nel Pdl il caso dell'imprenditore-editore romano. L'ex braccio destro di Giulio Andreotti, in un’intervista a Repubblica afferma di «non aver mai rinnegato il fascismo» ed è subito bufera. Immediata la reazione sdegnata del centrosinistra e della comunità ebraica. Walter Veltroni spera che «si tratti di un’autocandidatura e non di una cosa seria», mentre Fausto Bertinotti definisce queste frasi «imbarazzanti per chi lo mette in lista, proponendosi di governare il Paese». Durissimo l’ex deportato di Auschwitz, Piero Terracina che legge in queste parole «la vera anima della destra italiana» e la dimostrazione che «il fascismo non è morto ed è massicciamente presente in una delle maggiori formazioni politiche italiane». Acido anche Pier Ferdinando Casini: «Tutto ciò conferma che il Pdl si colloca nella destra populista». Ma lo scontro coinvolge soprattutto il Popolo delle Libertà. Se Paolo Bonaiuti si dice «stufo di una sinistra che pensa di essere moralmente superiore», Fiamma Nirenstein, la nota giornalista ebrea anche lei new entry nelle liste Pdl, annuncia di essere «incompatibile con chi si professa ancora fascista». E anche Alessandro Ruben (candidato berlusconiano, presidente dell’Antidefamation league in Italia) vuole chiarezza. Ma la reazione più nervosa viene dal numero due del partito, Gianfranco Fini che prima rivela di essere estraneo alla scelta di candidarlo, scaricando di fatto ogni responsabilità su Berlusconi, quindi invita l’ex re delle acque minerali a ritirarsi. «Se Ciarrapico è davvero un fascista convinto - osserva nel pomeriggio in un gazebo a Piazza del Popolo - si dovrebbe ritirare dalla competizione elettorale perchè fu Mussolini a giudicare le elezioni dei ludi cartacei». Pochi minuti dopo giunge la smentita: «Il mio pensiero - spiega "er Ciarra", com’era chiamato a Roma negli anni ’80 - è stato forzato. Ho aderito al fascismo da giovane ma ho sempre condannato la perdita della democrazia e le leggi razziali». Chiarimento accolto con sollievo dallo stesso Fini («Precisazione molto, molto, molto opportuna. Se l’avesse fatto prima - commenta a caldo - avrebbe risparmiato a tutti le polemiche di queste ore»), ma che non basta alla Lega: «È opportuno che Ciarrapico - esorta Umberto Bossi - faccia un passo indietro se non vuole danneggiare la coalizione». Invito però subito respinto al mittente: «Bossì mi chiede di ritirarmi? Si tratta di una sua idea personale, che non trova motivi validi perchè io l’accolga», replica Ciarrapico. Sul "caso", sostengono alcune fonti, si sarebbe consumato un conflitto tutto interno al Pdl tra falchi e colombe. Stavolta, però, a vestire i panni del duro sarebbe stato Gianni Letta, principale sponsor dell’operazione. Secondo alcuni, ieri lo stesso Silvio Berlusconi non avrebbe affatto gradito i giudizi di Ciarrapico e sarebbe stato sul punto di chiedergli di fare un passo indietro. Ipotesi però sfumata in favore di una soluzione di mediazione, cioè la diffusione di una nota in cui l’imprenditore in prima persona torna a precisare il suo pensiero, mentre conferma di essere, alla scadenza delle 20, regolarmente in lista: «Sono un cittadino fedele della Repubblica italiana e quindi - scrive - della democrazia che la regola. Per quanto riguarda il passato, come giustamente ha detto Gianfranco Fini, è qualcosa che attiene alla memoria storica. Le leggi razziali furono una ignominia purtroppo subita, ancora una volta mi sento onorato del fatto che la mia famiglia abbia protetto negli anni bui del ’44 una delle più importanti famiglie israelite in Roma: questo è ciò che conta». Ed è proprio ciò che conta per dare il via libera definitivo alla sua candidatura, sarà il numero 11 nella lista del Lazio per il Senato della Repubblica.

Nessun commento:

Apture

Grazie della visita! Torna quando vuoi

Il Blog è stato creato esclusivamente per scopi ludici e non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Gli autori dichiarano di non essere responsabili per i commenti inseriti nei post. Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata. Le immagini presenti sul blog sono state in larga parte prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione o per qualsiasi violazione di copyright, non avranno che da segnalarcelo e provvederemo prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate. Scusateci fin da adesso per il disturbo arrecato.