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mercoledì 20 febbraio 2008

Obama strikes again


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Dal sito: repubblica.it


WASHINGTON - Il senatore Barack Obama ha proseguito la sua serie di vittorie contro la rivale Hillary Clinton imponendosi in modo netto anche in Wisconsin, il suo nono successo consecutivo contro la ex-first lady dopo il Supermartedì del 5 febbraio. Nello stesso Stato, altrettanto netta è stata la vittoria del candidato repubblicano John McCain contro Mike Huckabee. Obama si è imposto in Wisconsin ottenendo (ma lo spoglio non è ancora completo) circa il 57 per cento dei voti, contro il 42 per cento per Hillary. Il senatore nero ha vinto in uno Stato in cui l'88 per cento degli elettori è bianco, e dove è alta la percentuale di persone dal basso reddito (uno dei serbatoi di voti, almeno in teoria, della senatrice di New York). Sia la Clinton che McCain, parlando dopo i risultati, hanno attaccato Obama, con parole quasi identiche, accusandolo di essere tutto fumo e poco arrosto. "La scelta di un presidente non deve essere limitata alle parole, ma occorre il lavoro, un duro lavoro, per rimettere in marcia l'America", ha detto la Clinton, senza porgere al rivale le tradizionali congratulazioni per la vittoria, "Non possiamo avere solo discorsi, dobbiamo avere soprattutto soluzioni". Anche McCain ha espresso lo stesso concetto: "L'America non deve essere tratta in inganno da esortazioni, eloquenti ma vuote, al mutamento". Nel suo discorso di vittoria, insolitamente ricco di dettagli (una risposta indiretta alle accuse dei due rivali), Obama ha sottolineato che "la scommessa sta pagando: la gente ha accolto il messaggio di cambiamento, ha manifestato il desiderio di pilotare l'America verso una nuova direzione". La serie di sconfitte impone adesso ad Hillary Clinton di ottenere una convincente vittoria nel voto del 4 marzo in Texas ed Ohio, e in Pennsylvania il 22 aprile, se vuole sperare di fermare la marcia, per adesso irresistibile, del senatore Obama verso la candidatura democratica e forse la Casa Bianca. Al momento, il senatore nero puà contare su 1342 delegati contro i 1265 della rivale. Per la nomination ufficiale è necessario raggiungere il numero di 2025. Mc Cain, invece, è in netto vantaggio con 877 delegati: per vincere, dovrà ottenerne 1.191. E intanto, si attendono ancora i risultati dei caucus democratici alle Hawaii, dove è nato Obama; mentre sull'altro fronte, nello stato di Washington, si profila un'altra vittoria di MacCain.

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