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martedì 19 febbraio 2008

Internet, occhio ai malintenzionati


Ragazzi, su internet non tutti hanno buone intenzioni. Leggete questo articolo tratto dal sito http://www.ansa.it/


Visita http://www.laresistenza.it/, sito ufficiale de LA RESISTENZA, band elettrofolk altosalentina di Enrico Cervellera ed Angelo Milone.


ROMA - Quello che vede i molestatori su Internet come degli 'Orchi cattivi' che prendono di mira i bambini è uno stereotipo lontano dalla realtà. Quello che succede è che soprattutto gli adolescenti vengono attirati più con la promessa di amicizia e di una 'guida esperta' che con minacce o promesse esplicite. Lo afferma uno studio dell'università del New Hampshire, pubblicato dalla rivista dell'associazione americana di Psicologia, da cui emerge che ad essere più vulnerabili sono i ragazzi che non hanno un buon rapporto con i propri genitori. L'identikit dei 'predatori della rete' tracciato dai ricercatori parte dall'analisi della letteratura precedente in merito e da un'inchiesta su circa 3mila utilizzatori di internet tra i dieci e i diciassette anni. Dall'indagine emerge che la maggior parte dei molestatori impiega molto tempo per carpire la fiducia e le confidenze delle vittime, offrendosi come amici, e solo dopo passano alla molestia sessuale. Nella maggior parte dei casi, circa il 95%, i 'predatori' non fingono neanche di essere adolescenti anche loro. Secondo i ricercatori il molestatore-tipo è raramente violento: crimini come il rapimento o la violenza sessuale avvengono solo nel 5% dei casi, mentre nella stragrande maggioranza dei casi il crimine che viene contestato è l'aver avuto rapporti con minori, anche se consenzienti. "I mezzi preferiti dai criminali sessuali informatici sono chat room, e-mail e sms - spiega Janis Wolak, uno degli autori dello studio - con cui riescono ad iniziare relazioni profonde con le loro vittime, che sono ben al corrente che dall'altra parte dello schermo c'é un adulto". Oltre che quello degli aggressori, lo studio traccia anche il ritratto delle vittime. Per la maggior parte (99%) a subire le molestie sono giovani tra i 13 e i 17 anni, che di solito hanno problemi nei rapporti con i genitori o con le altre persone in generale. Nel 75% dei casi i ragazzi incontrano il molestatore più di una volta. Particolarmente a rischio sono gli adolescenti che parlano frequentemente dei loro problemi sessuali con gli sconosciuti incontrati nelle chat. Ad esempio nel 25% dei casi studiati ad essere molestato era un adolescente gay, o non sicuro della propria sessualità, che aveva cercato informazioni su internet. "Per aiutare questi ragazzi bisogna insegnargli ad apprezzare l'inappropriatezza del fatto di avere rapporti stretti con adulti che non si conoscono - concludono gli autori - e per far ciò sono utili anche franche discussioni sulle dinamiche con cui iniziano i crimini sessuali nella rete".

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