L'articolo che segue risale al 14 aprile scorso. Lo riporto, certo che tanti lo possano trovare interessante, specie i brindisini che giorno dopo giono sono avvelenati da carbone e altre schifezze.
Enrico Cervellera
Dal sito: http://www.brundisium.net/
Una nota del consigliere regionale Giuseppe Taurino (Ds) sull’alta incidenza dei tumori nel Nord Salento. “E’ quanto mai urgente il dibattito in Consiglio Regionale sull’ordine del giorno presentato dal sottoscritto insieme ai Consiglieri DS Antonio Maniglio e Giuseppe Romano riguardante l’inquinamento derivante dai fumi di Cerano e le gravi incidenze di neoplasie riscontrate sul territorio. Non è possibile assistere ancora ad un totale disinteresse da parte dell’ENEL nel coinvolgimento istituzionale della Provincia di Lecce e dei Comuni del Nord Salento sulle problematiche relative alla presenza di controlli riguardanti la centrale di Cerano (Brindisi). Oggi le popolazioni dell’area, particolarmente interessate da un elevato tasso di inquinamento, rivendicano garanzie sulle politiche di rientro dallo stesso e sui sistemi di rilevazione delle emissioni. Soprattutto dopo la triste conferma che ci proviene dal Rapporto ambientale, che vede la centrale di Cerano, con i suoi 15 milioni di tonnellate, al primo posto, in tutta Italia, per le emissioni di anidride carbonica con consistente ricaduta di polvere sottili.
Ribadisco la ferma volontà di un coinvolgimento dell’Arpa sul controllo delle emissioni dei fumi della centrale di Cerano e della presenza, nel tavolo negoziale con la Regione, Enel ed Edipower, anche della Provincia di Lecce e di una rappresentanza dei Comuni del Nord Salento perché si possano valutare congiuntamente i rischi di impatto ambientale, individuare una politica certa di rientro dall’attuale stress ambientale, ed adottare i necessari accorgimenti per evitare che la specifica esigenza legata al fabbisogno energetico sia prevalente rispetto ad ogni altra esigenza di tutela del diritto alla salute e alla salvaguardia ambientale”.
Ribadisco la ferma volontà di un coinvolgimento dell’Arpa sul controllo delle emissioni dei fumi della centrale di Cerano e della presenza, nel tavolo negoziale con la Regione, Enel ed Edipower, anche della Provincia di Lecce e di una rappresentanza dei Comuni del Nord Salento perché si possano valutare congiuntamente i rischi di impatto ambientale, individuare una politica certa di rientro dall’attuale stress ambientale, ed adottare i necessari accorgimenti per evitare che la specifica esigenza legata al fabbisogno energetico sia prevalente rispetto ad ogni altra esigenza di tutela del diritto alla salute e alla salvaguardia ambientale”.
1 commento:
Volesse il cielo che le norme sulla valutazione d'impatto ambientale tornassero davvero a garanzia della salute dei cittadini e della tutela del territorio, piuttosto che restare lettera morta a beneficio di chi, pur di far soldi, è disposto ad avvelenarci tutti.
P.S. : quelli di Greenpeace oggi a Brindisi sono stati grandiosi!!!
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