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Amici cari e resistenti di ogni dove, come sapete siamo stati a Roma per la festa di presentazione del cd "Riddim a Sud", la compilation che vede i vostri affezionatissimi al fianco di vere icone della musica italiana. Un'emozione unica, ve lo giuro, qualcosa al di là dei miei più grandi sogni. Nel pomeriggio (era il 28, due giorni fa... vorrei fermare il tempo per non allontanarmi mai da quel giorno) ed eravamo nella sala d'aspetto dei Trafalgar Studios, a un passo dalla Corte d'Appello della capitale. Faceva caldo, tanto caldo, c'era tensione, emozione, attesa. Poi ad un tratto compare lei, la regina, Teresa De Sio. Tutto è perfetto, sembra un sogno, era un sogno. E' gentilissima, bellissima, dolce, preparata, determinata. E' come se ci prendesse per mano... ci catapulta nello studio e lì musicisti pronti a suonare con noi, per noi, disponibili ad aiutarci, disponibili a concordare e a dialogare per la riuscita di quello che sarà il primo live legato a questo progetto. Parte la musica, non parte la telecamera... o, meglio, dopo pochi istanti si spegne, può darsi le batterie si siano sciolte come i vostri carissimi. Lei è lì seduta che porta il tempo, Max, Giuseppe, Her, Vito, tutti all'unisono in nome del ritmo (meglio, del "riddim"). Si suona, si suona, si suona, si gode. Sbaglio le parole, dimentico qualcosa, ma il ritmo c'è, la cosa funziona, si sente, è palapabile l'emozione che detona come una bomba. Questa è musica, amici dolci, questo è tutto. Come finisce la nostra prova? Come non avrei mai potuto prevedere. Finisce in festa, con gli applausi e gli abbracci fraterni di tutti i presenti. Ragazzi, questo resterà per sempre nel mio cuore, sempre, sempre e sempre. Non posso dimenticare poi la mentore di tutto, la mecenate dell'arte (in questi tempi durissimi cosa di ancor più alto valore): Marialaura Giulietti, produttrice di Teresa. Che gentilezza, che precisione, che umiltà, che concretezza. Ragazzi, sì, avete capito bene, mi sono davvero emozionato. E con me Catia, Angelo, Deborah. Io resisto se tu resisti amici.
Enrico Cervellera
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4 commenti:
Enrico,
voglio osare paragonare il vostro "scioglimento" con il sorriso palpitante che mi si è stampato in faccia nel leggere il tuo post e nell'immaginarvi in quel posto ed in quella situazione.
Mi chiedo cosa avete pensato in quel momento: era come ve lo eravate immaginato? Siete riusciti a ragionare? E' durato troppo poco?
Mi piace pensare che chi, come me, vi stima, fosse lì insieme a voi a vedere realizzarsi un angolo di sogno... e si "sciogliesse" altrettanto...
Un abbraccio
leggere le tue parole fa emozionare anche chi comunque vi segue ed apprezza per la vostra spontanietà...bisogna cominciare da qui per riprendersi un po' di musica libera da compromessi o da adattamenti banalizzanti che ti impongono di assecondare il deprimente mercato musicale italiano, lo sconsolante disinteresse per le novità e il superficiale accettare di essere qualche gradino sotto tutti gli altri paesi.......grazie a Teresa, che insieme a molti altri artisti(avvolte sconosciuti) rappresenta la differenza non omologata che ho sempre adorato e ringraziato di esistere.
ho appena letto il post, e sono felicissimo per voi ragà siete mitici....contiuate così un saluto e un abbraccio resistente da fabrizio di www.pugliantagonista.it
Carissimi amici miei, carissimi resistenti. Grazie infinite per i commenti e per i pensieri, siete tutti nel mio cuore. Voi lo sapete, LA RESISTENZA in realtà siete voi, io sono solo la voce. Lì a Roma è stato tutto davvero bellissimo, non è durato poco, è durato quel tanto che basta per sentirsi almeno una volta nella vita vivi. Io resisto se tu resisti, aspetto commenti su tutti i miei post!
Ciao ragaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa....resistiamo!
Enrico
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