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giovedì 17 gennaio 2008

Mastella indagato




Navigando in rete abbiamo scoperto un sito tutto anti-Mastella. L'indirizzo è il seguente: http://www.mastellatiodio.blogspot.com/


E ora i fatti (fonte ANSA):


Il ministro della Giustizia Clemente Mastella è indagato nell'ambito dell'inchiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere su un presunto giro di affari e favori. Il guardasigilli si era dimesso stamattina in seguito agli arresti domiciliari per sua moglie, Sandra Lonardo, presidente del Consiglio regionale della Campania, accusata di tentata concussione. Il Gip ha emesso 23 ordinanze di custodia - quattro in carcere e 19 domiciliari - e tre sospensioni contro politici e amministratori regionali. Tra i destinatari, due assessori della Regione Campania, alcuni consiglieri dell'Udeur, il sindaco e il prefetto di Benevento, il consuocero dei Mastella. Alla Lonardo si contesterebbe una nomina nell'ospedale di Caserta. Mastella aveva annunciato le dimissioni - poi confermate, nonostante che Prodi, ringraziato per la fiducia, le avesse respinte - parlando alla Camera. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Vannino Chiti, riferendo al Senato, gli ha espresso la solidarietà di tutto il governo. Solidarietà pressoché unanime anche da maggioranza e opposizione.NOTIFICA A MEZZO STAMPA? E' GIALLO C'é voluta mezza giornata, dalle 8:35 alle 14:30, perché la notizia degli arresti domiciliari per Sandra Lonardo Mastella arrivasse ufficialmente alla diretta interessata, cioé con una pattuglia di carabinieri che portava l'ordinanza firmata dal giudice di Santa Maria Capua Vetere. Nelle sei ore precedenti, che per la presidente del consiglio regionale della Campania e moglie del ministro della giustizia erano stati disposti gli arresti domiciliari era solo un'indiscrezione giornalistica. Battuta dalle agenzie di stampa, ripresa da giornali radio e Tg, commentata da politici di primo piano, l'indiscrezione aveva già causato le dimissioni del ministro guardasigilli, respinte dal presidente del Consiglio. Il procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Mariano Maffei, assediato dai cronisti, si era limitato a precisare che "nessun provvedimento è stato notificato", "se c'é violazione del segreto, l'autore sarà perseguito penalmente". Per il ministro Mastella, stando alle persone che gli sono state vicine, si è trattato di un risveglio burrascoso. Subito dopo aver saputo la notizia degli arresti domiciliari alla moglie, il ministro ha convocato a casa sua i collaboratori più stretti. Accantonato il discorso sullo stato della Giustizia, che avrebbe dovuto leggere alla Camera dei Deputati (e nel pomeriggio al Senato) e che poi è stata solo depositata, Mastella ha scritto di getto a penna il duro intervento con il quale ha annunciato le sue dimissioni. Riversato su computer portatili, il discorso è stato poi stampato in alcune copie e solo in un secondo momento duplicato per i giornalisti di tutte le testate. Il cambiamento di programma ha fatto saltare la presenza del Guardasigilli alle 9 nella sede del ministero per il giuramento delle agenti di polizia penitenziaria. Intanto nei palazzi della politica sono cominciate a circolare le voci di dimissioni. A parlare esplicitamente del' ipotesi, intorno alle 10, è stato al Senato il leghista Roberto Castelli, ex ministro della Giustizia. Mastella, atteso alla Camera alle 10:40, arriva con un po' di ritardo poco prima delle 11 e anche alcuni deputati parlano di dimissioni. Pochi minuti dopo il ministro "getta la spugna". A Ceppaloni, nel frattempo, Sandra Lonardo continua a rimanere all' oscuro del provvedimento che la riguarda. Poco dopo le 9:30, già attorniata dai cronisti, dice di non sapere nulla. Alle 11:30, con accanto il suo avvocato Titta Madia, ribadisce: "Sono ancora una donna libera". Passano meno di due ore e alle 13:30 il procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Mariano Maffei, dice: "Nessun provvedimento é stato notificato alla Mastella. Anzi, vorrei sapere chi ha diffuso la notizia". Maffei, che dovrà lasciare l' incarico tra 11 giorni, viene chiamato in causa dal ministro per vicende "che lambiscono suoi stretti parenti": il riferimento rimanderebbe al nipote Sandro De Franciscis, presidente della Provincia di Caserta. Un tempo dell' Udeur, De Franciscis è diventato segretario provinciale del Partito Democratico e nell' ottobre scorso aveva tentato senza successo di conquistare la segreteria regionale. Dopo gli interventi dell' Aula, Mastella si riunisce con i suoi colleghi di partito e di maggioranza. Poi, poco prima delle 14 va a Palazzo Chigi da Prodi. Il presidente respinge le sue dimissioni. Il ministro ringrazia il premier ma spiega: "Ora devo stare accanto a mia moglie. Ogni decisione verrà dopo". Solo mezz' ora dopo, alle 14:30, tre uomini della polizia giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere notificano a Sandra Lonardo Mastella gli arresti domiciliari. Una singolare circostanza contribuisce ad alimentare le voci sulla sospetta fuga di notizie sull' inchiesta. Uno dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere emessi dal gip riguarda l' ingegner Carlo Camilleri, suocero di uno dei figli di Mastella, ma l'uomo da ieri sera è ricoverato per un improvviso malore nell' ospedale Rummo di Benevento. Da oggi è piantonato da agenti della polizia penitenziaria.

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