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mercoledì 9 gennaio 2008

Surprise Hillary


Le lacrime della vigilia e la caccia al voto in extremis hanno compiuto un miracolo politico per Hillary Clinton. Cancellando d'un colpo sondaggi negativi e persino voci di ritiro, la senatrice è emersa dalle primarie in New Hampshire vincente, carica di rinnovata energia e pienamente in corsa per la Casa Bianca. Un verdetto che rappresenta una brusca frenata per le ambizioni del senatore nero Barack Obama, di cui i sondaggi alla vigilia prevedevano un'affermazione schiacciante dopo la vittoria nella prima tappa in Iowa. Nella notte della vittoria dell'ex First Lady tra i democratici, il piccolo stato nel nordest degli Stati Uniti ha offerto all'America e al mondo anche il ritorno sotto i riflettori del 'vecchio guerriero' John McCain, che si è imposto margine di 5-6 punti su Mitt Romney tra i repubblicani. Tra la Clinton e Obama è stato invece un testa a testa da brivido, concluso con un distacco minimo. Del tutto smentiti sono risultati i sondaggi della vigilia, che indicavano il senatore nero avanti di ben 10 punti. Il New Hampshire, con il suo 44% di elettori che si professano indipendenti e spesso non si schierano fino all' ingresso nel seggio, si è rivelato ancora una volta imprevedibile. I sondaggi, aggiornati a domenica sera, sono stati ribaltati nel giro degli ultimi due giorni, quando ha dato i frutti la caccia frenetica al voto lanciata in extremis da Hillary Clinton e dal marito Bill in tutto lo stato. E ad aiutare potrebbero essere stati anche gli occhi lucidi e la commozione che la senatrice ha mostrato alla vigilia, parlando con alcuni elettori: un'immagine diversa da quella che solitamente l'accompagna, che ha dominato i palinsesti televisivi anche durante il giorno del voto. A differenza di quanto era avvenuto in Iowa, in New Hampshire sono state le donne, secondo le prime analisi, a dare la vittoria finale all'ex First Lady. In New Hampshire, ha detto la Clinton ai sostenitori a Manchester, "ho trovato la mia voce...e sono venuta qui questa notte con il cuore pieno di gioia". Bill l'ha accompagnata sul palco, ma poi è sceso e l'ha lasciata sola: un altro segnale di un cambio di rotta strategico rispetto all'Iowa. Obama, nell'ammettere la sconfitta di fronte ai sostenitori riuniti in una palestra a Nashua, si è congratulato con la Clinton per la vittoria in una sfida "combattuta duramente", ma ha detto di essere ancora "incandescente" e pronto a vincere "e guidare il paese in una direzione fondamentalmente diversa". McCain ha messo a segno un bis del trionfo che aveva ottenuto qui nella sua prima campagna presidenziale nel 2000, quando aveva sconfitto George W.Bush. All'epoca, alla vittoria in New Hampshire non erano seguiti altri successi e Bush aveva riorganizzato le truppe e ottenuto la nomination. Stavolta il panorama dei candidati repubblicani è assai più incerto. Con la campagna che si sposta nel sud, è possibile che riemerga Mike Huckabee, il vincitore della prima tappa elettorale in Iowa, che in New Hamphsire ha avuto un terzo posto di tutto rispetto scavalcando Rudy Giuliani. Insieme a McCain e Huckabee, resta in corsa ma indebolito anche Romney, che dovrà ora giocarsi il tutto per tutto nelle prossime scadenze elettorali. "Abbiamo mostrato al popolo americano cosa significa una vera rivincita", ha detto un entusiasta McCain a Nashua, ironizzando sul titolo di 'risorto' di cui dagli anni Novanta si fregia Bill Clinton, per i clamorosi ritorni in scena politici durante le elezioni presidenziali del 1992. "Sono venuto in New Hampshire - ha aggiunto - per dire la verità sul nostro paese, e la gente mi ha ascoltato. Ora passiamo al Michigan e South Carolina e a vincere la nomination", ha promesso il combattivo senatore dell'Arizona.


Fonte: ANSA (marco.bardazzi@ansa.it)

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