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mercoledì 20 maggio 2009

La differenziata a Mesagne



Dal sito www.ilgazzettinobr.it

“Raccolta differenziata? Macché a Mesagne è inutile differenziare i rifiuti perché vanno a finire tutti nello stesso calderone dell’indifferenziata”. A denunciarlo è un cittadino che sabato mattina dopo aver civilmente deposto i rifiuti, opportunamente selezionati, negli specifici cassonetti ha assistito a una scena che mai avrebbe voluto vedere e che lui stesso racconta.

Testimone della vicenda è Biagio Silla il quale insieme alla sua famiglia da tempo usa selezionare in casa i rifiuti per poi depositarli negli appositi cassonetti presenti nella città. Nello specifico quelli di via Salvo D’Acquisto. “Sabato mattina – racconta il giovane – come uso spesso fare ho preso le varie buste dei rifiuti differenziati e mi sono recato davanti ai cassonetti e li ho opportunamente depositati. La carta nel contenitore della carta, la plastica e il vetro nei rispettivi recipienti. Stavo per andare via quando è arrivato un camion della nettezza urbana e ha iniziato a svuotare i cassonetti. Solo che ha messo tutti i rifiuti differenziati nello stesso camion”. Una situazione anomala su cui il cittadino ha voluto vederci chiaro e quindi è sceso dall’auto e si è portato davanti agli operatori ecologici. “Ho chiesto loro – conclude Silla - perché stavano mettendo tutti i rifiuti differenziati insieme e mi hanno risposto che fanno così da tempo. Inutile dire che sono rimasto allibito perché in questo modo il cittadino si demotiva. Perde lo spirito civico”. Un fatto grave su cui interviene l’assessore all’Ambiente, Damiano Depunzio. “Il mistero è svelato – dice Depunzio – Ci sono alcune zone di Mesagne dove i cittadini che hanno uno scarso senso civico usano gettare la mondezza comune nei cassonetti della differenziata. A quel punto agli operatori non resta altro da fare che raccogliere tutto insieme poiché non possono svuotare per strada i rifiuti e selezionare il tutto”. Tuttavia, resta un dubbio. Se l’assessore è a conoscenza del problema, e sa bene i luoghi dove si verifica, perché non ha attivato le autorità competenti affinché scovano gli incivili e li redarguiscano a dovere? Prevenire è meglio che curare.

C'è gente che sa tutto...

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Siate obiettivi: si possono pretendere controlli a tappeto sui comportamenti dei cittadini? Non già il poliziotto di quartiere ma di condominio o d'appartamento, che non si muova a tutela dei cittadini ma per controllarli assiduamente, così come nella concezione staliniana che riteneva ogni individuo un potenziale pericolo per la Società. La soluzione del problema è semmai la raccolta porta a porta che ha un criterio più selettivo ed evita i fenomeni di commistione dei rifiuti. Grazie
Raffaele

LR web STAFF ha detto...

Salve Raffaele,
anzitutto grazie per il commento.
Ora la risposta: nessuno vuole controlli a tappeto sui comportamenti dei cittadini! Anzi... I controlli ci vorrebbero... ma sull'operato di alcuni operatori che, a quanto si legge, "miscelano" indiscriminatamente i diversi materiali... Interessante l'idea della raccolta porta a porta, mai sentita prima, ma sicuramente efficace.
EC

Anonimo ha detto...

Non è così. Gli operatori mischiano tutto nel momento in cui trovono i cassonetti della raccolta differenziata contaminati da rifiuti organici, alimentari ecc.
Per esempio se nel cassonetto della plastica ci sono scarti alimentari purtroppo tutto il contenuto va portato in discarica (non essendoci le tecnologie per ripulire e selezionare) poiché quella plastica non sarebbe accettata dalle piattaforme di trasformazione.

LR web STAFF ha detto...

Perché... è compito esclusivo dell'operatore, quello di riconoscere la contaminazione da rifiuti organici presente nei cassonetti della raccolta differenziata? Mi sembra un sistema alquanto imperfetto, non credi? Eh sì, perché mi pare ovvio che tale cernita non possa essere operata solo su ciò che si vede (magari una bella buccia di papaia adagiata in una bottiglia di coca cola da un litro e mezzo). Tranne i casi di residui a vista (e credo si possa fare qualcosa anche per quelli), l'analisi minima di controllo di contaminazioni debba essere effettuata da macchinari appositi. Tutti gli impianti di selezione meccanica del rifiuto sono imperfetti, è risaputo, ma - concorderai con me - che una pulitura superficiale (sì da verificare poi contaminazioni profonde) si possa effettuare. Se poi mancano nel nostro paese (o provincia) impianti del genere, non lo so. Preciso di non essere un esperto in materia e che l'articolo riportato, tautologicamente parlando, è solo un ARTICOLO RIPORTATO e non un'inchiesta svolta dal sottoscritto o dal suo staff.
Enrico

Anonimo ha detto...

Il problema è complesso e non è semplice esprimersi con parole povere. Ci provo: Non esistono macchinari in grado di dividere i rifiuti per tipologia, altrimenti non avrebbe senso organizzare la raccolta differenziata, infatti basterebbero le pattumiere tradizionali. E' necessario iniziare la raccolta nelle case poiché non si può pretendere dagli operatori di fare la cernita a mano dei rifiuti (per la 626, per i diritti sindacali, ma soprattutto per la dignità del lavoro). Se dal controllo visivo si verifica che il cassonetto destinato alla plastica/vetro/carta è contaminato eccessivamente altro non si può fare che portare in discarica.
So bene che hai riportato la notizia così come ti è pervenuta, ma so riconoscere le persone intellettualmente oneste e intelligenti come te e per questo mi sono permesso di commentare il post. Su questo tema, purtroppo, si intrecciano una serie di problemi non semplici da spiegare ai cittadini e quando una cosa è poco chiara diventa facile preda di certi istinti propagandistici...
Naturalmente non mi riferisco a te, ma a chi ha montato il caso.
Ti ringrazio per la pazienza

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie

Anonimo ha detto...

Perche non:)

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