APPELLO DAL Comitato Cittadini ed Associazioni per il Cesare Braico
IL BRAICO NON SI TOCCA! NO ALLA VENDITA A PRIVATI!
IL BRAICO NON SI TOCCA! NO ALLA VENDITA A PRIVATI!
APPELLO
Al Presidente della Giunta Regionale della PugliaOn. Nichi VendolaE p.c.Al Prefetto di BrindisiDott. Domenico Cuttaia- Al Direttore Generale Ausl BR1Dott. Rodolfo Rollo- Al Sindaco di BrindisiOn. Domenico Mennitti- Al Presidente della ProvinciaDott. Michele Errico- Al Dirigente Scolastico dell'Istituto Alberghiero di BrindisiProf. Wladimiro CalioloSignor Presidente,chi Le scrive lo fa a nome del comitato, attivo sin dagli anni novanta, per la salvaguardia del parco "Cesare Braico", immobile di proprietà della Regione, incluso tra quelli messi in vendita per il risanamento finanziario dell'Ente.Il parco in questione è, di fatto, l'unico polmone verde della città di Brindisi. Nel suo perimetro ha sede, nei locali dell'ex ospedale pediatrico, da circa 25 anni l'Istituto Alberghiero di Brindisi, scuola frequentata da migliaia di studenti da tutta la provincia, mentre, la zona verde circostante è, invece, meta di diverse centinaia di sportivi e semplici cittadini che sono soliti svolgere in loco allenamenti e salutari passeggiate. Come dire, un vero toccasana in una città come la nostra, carente di spazi a verde e con problemi di carattere ambientale di grave rilevanza che Lei ben conosce.Presidente, si tratta di un bene di carattere naturalistico che, pur deturpato da anni di incuria e vandalismo, appartiene ad un intera comunità che da anni lo considera quale principale parco cittadino, unico per estenzione e polifunzionalità.Per le ragioni esposte, ci appelliamo alla sua sensibilità, Signor Presidente, affinchè venga riconsiderata l'ipotesi di alienazione del parco.Siamo convinti che questioni, anche rilevanti, di bilancio non possono privare la nostra città di uno dei suoi principali angoli di natura, punto di ritrovo dei brindisini.Consideriamo l'eventualità di cui si parla una jattura, in quanto, anche qualora si trovasse una persona fisica o una società di capitali in grado di acquistare alla "modica" somma di 12 milioni di euro il complesso d'immobili dell'ex sanatorio (escludendo quasi a priori che a quel prezzo lo faccia un altro ente locale, visti i tempi assai critici che vive la finanza pubblica), costui o costoro difficilmente sarebbero mossi da spirito filantropico ma quasi sicuramente tenderando a dare la massima redditività all'investimento in questione.In altre parole, il rischio concreto è quello della cementificazione e della parziale o totale distruzione del patrimonio naturale del Braico, senza contare ciò di cui verrebbe privata la collettività brindisina.Pertanto, esortiamo Regione Puglia e AUSL BR1, affinchè,accantonata presto l'ipotesi di vendita dell'immobile, come fortemente auspichiamo, incontrino immediatamente Amministrazione comunale e Amministrazione Provinciale di Brindisi per trovare in tempi stretti un'intesa per gestire in modo ottimale quel complesso di immobili, ritornato in stato di totale degrado negli ultimi anni nelle more di una situazione di incertezza, circa le competenze e le prerogative di ogni singola amministrazione, che si protrae da sin troppo tempo.Rimanendo fiduciosi in un Suo intervento chiarificatore e risolutivo e in attesa cortese riscontro, porgiamo cordiali saluti.Per Il ComitatoClaudio CaroneGiovanni VonghiaMarina CirielliDario TaveriP.S.: Sul Social Network Facebook è attivo il gruppo "Salviamo il Parco Cesare Braico" che conta più di 700 iscrittihttp://www.facebook.com/group.php?gid=52634069921&ref=ts
COMUNICATO STAMPA (con preghiera di pubblicazione)La notizia pubblicata oggi da La Gazzetta del Mezzogiorno, in merito all'intenzione della Regione Puglia di mettere in vendita l'unico vero polmone verde esistente nella nostra città, non ci ha sorpreso più di tanto.Sapevamo da circa un anno degli intendimenti dell'Ente e da tempo avevamo manifestato la nostra totale ed incondizionata contrarietà, a nome dei fruitori del parco e di tutti i brindisini, anche attraverso iniziative tematiche, petizioni tradizionali ed online ed un gruppo che su facebook conta poco meno di 600 iscritti.Ci rattrista, tuttavia, assistere, nonostante la mobilitazione dei cittadini e delle associazioni, al progressivo fatalistico disimpegno dell'Amministrazione Comunale, che dopo aver speso solo 5 anni fa diverse centinaia di migliaia di euro rivenienti da fondi comunitari in opere atte a rendere l'area più simile ad un parco urbano, non ha impedito che le condizioni della zona verde regredissero a quelle di più di 10 anni fa, quando Il "Braico" era letteralmente terra di nessuno, del tutto in balia dei vandali e dei malintenzionati. Infatti quasi tutto quello che era stato impiantato, come i giochi per i bambini e le attrezzature sportive, è stato, distrutto, divelto, vandalizzato, senza che nessuno impedisse che si perpetrasse questo scempio, per non parlare degli incessanti abbattimenti che hanno privato il parco di decine di alberi che probabilmente, a questo punto, non verranno più rimpiazzati.Riteniamo che la Regione e gli altri enti che hanno, in qualche modo, un ruolo in questa intricata vicenda debbano realizzare che un bene naturalistico di un'intera comunità, con migliaia di fruitori al giorno, non può essere suscettibile di valutazione economica né tantomeno può essere alienato a privati.Invitiamo, ancora una volta, il Comune a fare la sua parte, visto che nel recente passato ha speso fondi pubblici per risistemare la zona, concorrendo ad impedire questa operazione puramente economicistica che verrebbe adottata senza tenere nella debita considerazione le legittime esigenze della cittadinanza.Come comitato adotteremo ogni iniziativa atta a scongiurare l'ennesimo scippo ad una città già gravemente oltraggiata dal punto di vista ambientale.Il Braico non si tocca!Comitato Cittadini ed Associazioni per il Cesare BraicoIl link del gruppo su facebook sul quale sono pubblicate delle foto molto eloquenti.http://www.facebook.com/group.php?gid=52634069921&ref=ts
Nella foto inserita da Pugliantagonoista due pali di ferro senza rete e una striscia bianca per terra sono l'unica cosa che fa ricordare che quella dovrebbe essere il campetto di palla a volo del Cesare Braico, Altre porte da calcetto nello sfondo e nello stesso stato sono la testimonianza oltre a rifiuti e tanti vandalismi e incuria degli stessi alberi che stanno man mano morendo e spietatamente tagliati senza rimpiazzo sono il contorno di quello che dovrebbe essere il parco cesare Braico inseriremo tutto ciò nella sezione delle inchieste della OpenArea di Pugliantagonista.La redazione
Al Presidente della Giunta Regionale della PugliaOn. Nichi VendolaE p.c.Al Prefetto di BrindisiDott. Domenico Cuttaia- Al Direttore Generale Ausl BR1Dott. Rodolfo Rollo- Al Sindaco di BrindisiOn. Domenico Mennitti- Al Presidente della ProvinciaDott. Michele Errico- Al Dirigente Scolastico dell'Istituto Alberghiero di BrindisiProf. Wladimiro CalioloSignor Presidente,chi Le scrive lo fa a nome del comitato, attivo sin dagli anni novanta, per la salvaguardia del parco "Cesare Braico", immobile di proprietà della Regione, incluso tra quelli messi in vendita per il risanamento finanziario dell'Ente.Il parco in questione è, di fatto, l'unico polmone verde della città di Brindisi. Nel suo perimetro ha sede, nei locali dell'ex ospedale pediatrico, da circa 25 anni l'Istituto Alberghiero di Brindisi, scuola frequentata da migliaia di studenti da tutta la provincia, mentre, la zona verde circostante è, invece, meta di diverse centinaia di sportivi e semplici cittadini che sono soliti svolgere in loco allenamenti e salutari passeggiate. Come dire, un vero toccasana in una città come la nostra, carente di spazi a verde e con problemi di carattere ambientale di grave rilevanza che Lei ben conosce.Presidente, si tratta di un bene di carattere naturalistico che, pur deturpato da anni di incuria e vandalismo, appartiene ad un intera comunità che da anni lo considera quale principale parco cittadino, unico per estenzione e polifunzionalità.Per le ragioni esposte, ci appelliamo alla sua sensibilità, Signor Presidente, affinchè venga riconsiderata l'ipotesi di alienazione del parco.Siamo convinti che questioni, anche rilevanti, di bilancio non possono privare la nostra città di uno dei suoi principali angoli di natura, punto di ritrovo dei brindisini.Consideriamo l'eventualità di cui si parla una jattura, in quanto, anche qualora si trovasse una persona fisica o una società di capitali in grado di acquistare alla "modica" somma di 12 milioni di euro il complesso d'immobili dell'ex sanatorio (escludendo quasi a priori che a quel prezzo lo faccia un altro ente locale, visti i tempi assai critici che vive la finanza pubblica), costui o costoro difficilmente sarebbero mossi da spirito filantropico ma quasi sicuramente tenderando a dare la massima redditività all'investimento in questione.In altre parole, il rischio concreto è quello della cementificazione e della parziale o totale distruzione del patrimonio naturale del Braico, senza contare ciò di cui verrebbe privata la collettività brindisina.Pertanto, esortiamo Regione Puglia e AUSL BR1, affinchè,accantonata presto l'ipotesi di vendita dell'immobile, come fortemente auspichiamo, incontrino immediatamente Amministrazione comunale e Amministrazione Provinciale di Brindisi per trovare in tempi stretti un'intesa per gestire in modo ottimale quel complesso di immobili, ritornato in stato di totale degrado negli ultimi anni nelle more di una situazione di incertezza, circa le competenze e le prerogative di ogni singola amministrazione, che si protrae da sin troppo tempo.Rimanendo fiduciosi in un Suo intervento chiarificatore e risolutivo e in attesa cortese riscontro, porgiamo cordiali saluti.Per Il ComitatoClaudio CaroneGiovanni VonghiaMarina CirielliDario TaveriP.S.: Sul Social Network Facebook è attivo il gruppo "Salviamo il Parco Cesare Braico" che conta più di 700 iscrittihttp://www.facebook.com/group.php?gid=52634069921&ref=ts
COMUNICATO STAMPA (con preghiera di pubblicazione)La notizia pubblicata oggi da La Gazzetta del Mezzogiorno, in merito all'intenzione della Regione Puglia di mettere in vendita l'unico vero polmone verde esistente nella nostra città, non ci ha sorpreso più di tanto.Sapevamo da circa un anno degli intendimenti dell'Ente e da tempo avevamo manifestato la nostra totale ed incondizionata contrarietà, a nome dei fruitori del parco e di tutti i brindisini, anche attraverso iniziative tematiche, petizioni tradizionali ed online ed un gruppo che su facebook conta poco meno di 600 iscritti.Ci rattrista, tuttavia, assistere, nonostante la mobilitazione dei cittadini e delle associazioni, al progressivo fatalistico disimpegno dell'Amministrazione Comunale, che dopo aver speso solo 5 anni fa diverse centinaia di migliaia di euro rivenienti da fondi comunitari in opere atte a rendere l'area più simile ad un parco urbano, non ha impedito che le condizioni della zona verde regredissero a quelle di più di 10 anni fa, quando Il "Braico" era letteralmente terra di nessuno, del tutto in balia dei vandali e dei malintenzionati. Infatti quasi tutto quello che era stato impiantato, come i giochi per i bambini e le attrezzature sportive, è stato, distrutto, divelto, vandalizzato, senza che nessuno impedisse che si perpetrasse questo scempio, per non parlare degli incessanti abbattimenti che hanno privato il parco di decine di alberi che probabilmente, a questo punto, non verranno più rimpiazzati.Riteniamo che la Regione e gli altri enti che hanno, in qualche modo, un ruolo in questa intricata vicenda debbano realizzare che un bene naturalistico di un'intera comunità, con migliaia di fruitori al giorno, non può essere suscettibile di valutazione economica né tantomeno può essere alienato a privati.Invitiamo, ancora una volta, il Comune a fare la sua parte, visto che nel recente passato ha speso fondi pubblici per risistemare la zona, concorrendo ad impedire questa operazione puramente economicistica che verrebbe adottata senza tenere nella debita considerazione le legittime esigenze della cittadinanza.Come comitato adotteremo ogni iniziativa atta a scongiurare l'ennesimo scippo ad una città già gravemente oltraggiata dal punto di vista ambientale.Il Braico non si tocca!Comitato Cittadini ed Associazioni per il Cesare BraicoIl link del gruppo su facebook sul quale sono pubblicate delle foto molto eloquenti.http://www.facebook.com/group.php?gid=52634069921&ref=ts
Nella foto inserita da Pugliantagonoista due pali di ferro senza rete e una striscia bianca per terra sono l'unica cosa che fa ricordare che quella dovrebbe essere il campetto di palla a volo del Cesare Braico, Altre porte da calcetto nello sfondo e nello stesso stato sono la testimonianza oltre a rifiuti e tanti vandalismi e incuria degli stessi alberi che stanno man mano morendo e spietatamente tagliati senza rimpiazzo sono il contorno di quello che dovrebbe essere il parco cesare Braico inseriremo tutto ciò nella sezione delle inchieste della OpenArea di Pugliantagonista.La redazione
3 commenti:
Perche non:)
La ringrazio per Blog intiresny
good start
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