A chi resiste di una resistenza non rassegnata, ma sempre vigile e presente, combattiva, arrabbiata, speranzosa.
A chi pensa che un uomo sia realmente libero solo quando non è più schiavo nemmeno di se stesso.
A chi alla comodità delle bugie a fin di bene ( e quasi sempre il bene di chi le dice...) preferisce una dolorosa ma onesta verità.
A chi crede in questo Dio e a chi non ci crede, a chi non crede affatto, a chi non usa la fede come pretesto per combattere o discriminare.
A chi viaggia "in direzione ostinata e contraria" e non si adegua al politicamente corretto.
A chi non china la testa con indifferenza davanti agli abusi del potere, alle ingiustizie sociali e processuali, al dolore e alle diversità degli altri.
A chi ogni giorno compie la sua personale rivoluzione: separando i rifiuti, risparmiando acqua e corrente elettrica, facendo volontariato e beneficienza, cantando la protesta a ritmo del folk, votando per la gente onesta, lavorando con passione e senso del dovere, lottando per arrivare alla famosa quarta settimana.
A chi non si risparmia: nelle azioni, nel pensiero e nei sentimenti.
A chi, leggendo i giornali e guardando i tg, spesso prova rabbia e disgusto e trova la forza di indignarsi ancora: perchè, facendolo, consente a questo mondo di diventare ogni volta un po' migliore.
A chi ha capito che resistenza significa partecipazione e condivisione e al culto dell'io antepone la religione del noi.
Buon Natale a tutti voi.
Un bacio grande
Marina
Nessun commento:
Posta un commento