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lunedì 17 novembre 2008

Genova 2001, il disastro continua


Come al solito pagano solo i pesci piccoli, quelli che quando fanno una cazzata si nascondono dietro ad un "ordini superiori" e poi in tribunale fanno ngue ngue ripetendo "ho solo eseguito degli ordini". Se qualche volta si riflettesse sulle cose che ci sono imposte, se tal altra ci si soffermasse sul perché compiere una determinata azione, le cose forse andrebbero diversamente. Non credo nella divisa, che per sua natura "divide", credo negli uomini liberi, nell'autodeterminazione di se stessi, nel valore degli ideali. Non sono un utopista alla Ruggero (il personaggio "alternativo" di Carlo Verdone"), sono un trentenne ben radicato nella sua quotidianità, semplicemente ho idea che qualcosa di migliore possa esistere. Per ora racconto storia, solo chiacchiere, ma, come si dice, per fare 1000 chilometri bisogna prima fare un passo, Io resisto se tu resisti.

1 commento:

Marina... ha detto...

Art. 51 del codice penale vigente:

"ESERCIZIO DI UN DIRITTO O ADEMPIMENTO DI UN DOVERE.

L'esercizio di un diritto o l'adempimento di un dovere imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo della pubblica autorità, esclude la punibilità.
Se un fatto costituente reato è commesso per ordine dell'autorità, del reato risponde sempre il pubblico ufficiale che ha dato l'ordine.
Risponde del reato altresì chi ha eseguito l'ordine, salvo che, per errore di fatto abbia ritenuto di obbedire a un ordine legittimo.
Non è punibile chi esegue l'ordine illegittimo, quando la legge non gli consente alcun sindacato sulla legittimità dell'ordine".

La legge parla chiaro, e se i giudici fossero davvero, come ebbe a dire Montesquieu teorizzando lo stato di diritto, "la bocca parlante della legge", la sentenza sarebbe stata un'altra.
Io nelle divise ci credo, e i pubblici ufficiali che tutelano i cittadini e l'ordine pubblico li stimo e li ringrazio. Non so cosa giuri un carabiniere o un poliziotto quando prende servizio, non so quali siano gli ordini discutibili e quali quelli da eseguire doverosamente, quindi non sindaco le responsabilità dei cosiddetti pesci piccoli, che in effetti sono poi stati riconosciuti colpevoli. Dico solo che, a fronte di queste condanne, dovevano essercene altre, perchè, come dice la norma, "Se un fatto costituente reato è commesso per ordine dell'autorità, del reato risponde SEMPRE il pubblico ufficiale che ha dato l'ordine". E siccome io mi rifiuto di credere che si sia trattato di azioni isolate (perchè credo invece che siano riconducibili ad una strategia preordinata di "difesa sui generis

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