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domenica 13 aprile 2008

Pedoni, strage quotidiana




ROMA - I pedoni sono a rischio sulle strade italiane: 60 le persone che ogni giorno, in media, finiscono sotto un'auto, un camion o una moto. Di queste due perdono la vita. Almeno a giudicare dagli ultimi dati elaborati disponibili (Istat e Aci) i pedoni sono una categoria a rischio. Nel 2006 dei 5.669 morti sulle strade italiane erano pedoni il 13,4%, 758 persone, quasi due al giorno. Sempre secondo i dati Istat, nello stesso anno i pedoni rimasti feriti sono stati 21.062. Circa 60 pedoni al giorno sono coinvolti in investimenti e il rischio di infortunio causato risulta particolarmente alto per la popolazione anziana: dei 758 morti del 2006, 221 avevano tra i 75 e gli 84 anni ed erano soprattutto maschi (446); dei 21.062 feriti 4.205 avevano tra i 70 e gli 84 anni. Ancora secondo i dati Istat, i bambini da 10 a 13 anni coinvolti in investimenti sono stati 797, ma il rischio investimento è maggiore per i ragazzi di 14-15 anni: nel 2006 ne risultarono coinvolti 543. L'Anci ricorda che l'Italia ha uno dei livelli più elevati di mortalità dei pedoni in Europa: un livello due volte e mezzo più alto rispetto all'Olanda, il Paese più virtuoso. Peggio dell'Italia sono Spagna, Svizzera e Norvegia. Da noi il tasso di mortalità sulle strisce è di a 3,4 pedoni ogni milione di abitanti (solo la Norvegia ha un tasso maggiore). Sempre secondo l'Aci spetta alla Romea il primato di strada statale più pericolosa d'Italia, ma tutta la penisola è segnata dalle strade della morte: Pontina, Pontebbana, statale del Lago di Como e dello Spluga, Padana Superiore, Statale della Valsugana, Silana Crotonese, Orientale Sicula, Adriatica e Postumia. Solo nel mese di aprile, queste le vittime: l'11 a Napoli un bambino di 10 anni e la sua mamma sono stati investiti e uccisi da un uomo a cui era stata ritirata la patente, un invalido di 39 anni che aveva già investito negli ultimi tempi altre due persone; il 7 a Merano un uomo di 51 anni é stato ucciso da una motocicletta mentre attraversava la strada sulle strisce; lo stesso giorno a Torino Luis Ernesto Hernandez Aguilar, 35 anni, immigrato salvadoregno è stato investito e ucciso sulle strisce pedonali, nel centralissimo corso Vittorio; stessa sorte è toccata, il 6 a Salorno (Bolzano) a una ragazzina di 14 anni Lucia Forte, investita e uccisa da un automobilista di 19 anni; il 3 ad Acilia, quadrante ovest di Roma, una ragazza romena di 25 anni ha investito mortalmente Ahlaya Kounichuk, una ucraina di 59 anni. Meno di un mese fa, il 17 marzo, Friedrich Vernarelli, 32 anni romano, al volante delle sua Mercedes ha investito uccidendole sul colpo due turiste irlandesi nei pressi di Castel Sant'Angelo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

quello di cui sono assolutamente sicuro, ancor prima di morire, e' che se fosse stata figlia mia la ragazza morta, di Friederich Vernarelli non si parlerebbe piu'!

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