Dal sito: http://www.miur.it/
Il Ministro dell'Università e della Ricerca, on. Fabio Mussi, ha avviato oggi la procedura di nomina "per meritata fama" del direttore del Conservatorio di musica "Tito Schipa" di Lecce.Ai sensi dell'art. 6 del D.P.R. n. 132 del 2003, il Ministro ha richiesto al Consiglio accademico del Conservatorio di esprimere il proprio parere sulla nomina del Maestro Pierluigi Camicia. In considerazione della procedura avviata, il Ministro Mussi non emanerà il decreto di nomina a direttore del Maestro Antonio Farì.
Regolari votazioni avevano incoronato il maestro Farì. Ora questo colpo di mano manda all'aria basilari principi democratici di libertà ed equità. E tu cosa ne pensi?
7 commenti:
Massima solidarietà al professore Farì per il torto subito. Con l'augurio che tutto si risolva in suo favore. Niente contro Camicia, che ammiro e che è stato mio maestro, si tratta di equità e di dare un senso, ancora un volta, a quella cosa che si chiama "elezione".
è grottesco
Le cagate italiane.
Orrore Giuridico e Barzelletta Artistica
Mi unisco a sostenere il prof. Farì, docente colto e raffinato nonchè con grandi capacità di coordinamento.
In una frase "l'uomo giusto che può fare la differenza per il nostro Conservatorio".
Uhm... 'sto Camicia devo averlo già sentito da qualche parte ;)
Perché qualcuno del blog (chi ha orecchie per intendere, intenda, è proprio il caso di dire) non è contento per Camicia?
Camicia ha avuto Culo, da cui il famoso detto "Culo&Camicia"?
anch'io esprimo la massima solidarietà per il Prof. Farì, e nel farlo mi pongo due questioni:
1) La prima sicuramente di tipo democratico, visto che il territorio e le persone che "vivono quotidianamente" il Conservatorio avevano designato lui "per meritata competenza" (e non fama che di per sé significa molto poco)" come persona meritevole e degna di guidare il Conservatorio;
2) La seconda di tipo etico/morale. E' infatti dovere morale di un soggetto che da solo può esercitare il "potere" di annullare l'esito di un'elezione (e badate bene che un caso del genere in uno stato democratico è davvero inquietante), perlomeno di motivare adeguatamente la sua scelta presso il soggetto che ritiene "inadeguato" al compito.
La verità è un'altra: i modi e i tempi di questa squallida vicenda fanno pensare che dietro ci siano solo motivi politici, di arbitrio e di potere, e che la sfacciataggine sia oramai tale da indurre a non preoccuparsi nemmeno della forma.anch'io esprimo la massima solidarietà per il Prof. Farì, e nel farlo mi pongo due questioni:
1) La prima sicuramente di tipo democratico, visto che il territorio e le persone che "vivono quotidianamente" il Conservatorio avevano designato lui "per meritata competenza" (e non fama che di per sé significa molto poco)" come persona meritevole e degna di guidare il Conservatorio;
2) La seconda di tipo etico/morale. E' infatti dovere morale di un soggetto che da solo può esercitare il "potere" di annullare l'esito di un'elezione (e badate bene che un caso del genere in uno stato democratico è davvero inquietante), perlomeno di motivare adeguatamente la sua scelta presso il soggetto che ritiene "inadeguato" al compito.
La verità è un'altra: i modi e i tempi di questa squallida vicenda fanno pensare che dietro ci siano solo motivi politici, di arbitrio e di potere, e che la sfacciataggine sia oramai tale da indurre a non preoccuparsi nemmeno della forma.
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